Fino a un mese fa erano tutti Charlie, questo perché neanche sapevano cosa pubblicasse Charlie Hebdo.
Dubito che la maggior parte di loro abbiano visto, ad esempio, la vignetta di Gesù in croce con il pene in erezione o la Trinità che fa un trenino gay, sono stati uccisi i vignettisti e ok, solidarietà. Da me tra l’altro condivisa perché apprezzo sia la satira che l’umorismo nero. Quindi io mantengo una mia coerenza, io.
Oggi su Facebook spopola il meme di Andrea Bocelli e in molti gridano allo scandalo. In effetti voler proporre il black humor su Facebook è un azzardo, visto che è pieno di cavernicoli e ragazze crocifisse, ma cos’è esattamente l’umorismo nero?
L’espressione umorismo nero si riferisce a un sottogenere di satira e di comicità che tratta di eventi o argomenti generalmente considerati molto seri o addirittura tabù, come la guerra, la morte, la violenza, la religione, la malattia (e quindi la disabilità), la sessualità, la diversità culturale, l’omicidio e così via.
Sebbene l’umorismo nero possa essere fine a se stesso, e avere l’unico scopo di causare l’ilarità attraverso la violazione di regole non scritte di buon gusto, è stato anche usato in letteratura e in altri campi con l’intento di spingere l’ascoltatore a ragionare in modo serio su temi difficili.
Siate più easy che domani potreste ritrovarvi stesi su un tavolo di marmo. E partecipate all’evento Facebook “Guardare l’eclissi solare con Bocelli”. L’evento del giorno.