Vola via l’ultimo baluardo della mia fiducia nell’umanità. Roma, Simone lavorava presso un fornaio, una sera, di qualche mese fa, tornò a casa con dei dolori alla schiena, la mattina dopo si svegliò senza la sensibilità alle gambe. Un’ernia gli aveva lesionato il midollo spinale. A 36 anni diventa disabile improvvisamente, ma in famiglia cercano di aiutarlo rimuovendo le barriere architettoniche. La moglie, in riunione di condominio, riesce a ottenere l’allargamento dell’ascensore per la sedia a rotelle, cosa che ovviamente comporta dei lavori e l’impossibilità di utilizzo del vecchio ascensore per alcune settimane.
Qualcuno ai piani alti lascia questo messaggio sul pianerottolo di Simone e della sua famiglia.
La moglie replica sotto con la penna:
«Grazie per le parole gentili, a mio marito non funzionano le gambe, a te invece non ha mai funzionato il cervello! Penso che l’ascensore sarà utile a tutti, ma se sei uno con le palle sarai l’unico a non usarlo, vero? Se scopro chi sei ti denuncio, dopo sono c…i veri per te! Questa situazione non è difficile solo per voi ai piani superiori ma anche per noi che dobbiamo usare un macchinario terrificante, ma che c…o ne sai tu della vita difficile, sei un grande imbecille».
Fonte: Il Messaggero