Candy Candy ha compiuto 40 anni. Chi ricorda il perché di questo nome?
Le due immutabili miss Pony e suor Maria accudiscono da sole, nella villetta del delitto di Cogne, quaranta bambini indemoniati. Un giorno durante una bufera di neve le due trovarono una cesta con una bambina vicino a un albero, e visto che accanto alla cesta c’era una bambola di pezza con scritto “Candy” sul vestitino, ben pensarono di chiamare la bambina così. La fortuna volle che non la trovarono accanto a una scatoletta di Simmenthal, altrimenti sai le risate per duecento puntate. Cristina D’Avena starebbe ancora lì a cercare una rima.
Comunque… si susseguono una lunga serie di eventi felici… (per una bambina abbandonata durante una bufera di neve fuori a un orfanotrofio e destinata quindi alla morte):
– la bambina non sembra avere le caviglie;
– la sua migliore amica viene adottata e lei no.
Un giorno Candy becca nel bosco un ragazzo misterioso che ribattezzerà “il principe della collina”, questo perché chiamarlo “Il biondino col piffero e la gonna” suonava male.
– viene quindi adottata dalla famiglia Legan, che non aveva proprio nulla da invidiare a quella di un gerarca nazista;
– viene quindi adottata dalla famiglia Andrew, dove si infatua di Antony che ovviamente muore cadendo sull’unica roccia presente in un prato sconfinato;
– si ritrova però due cugini acquisiti, Archie e Stear (anche quest’ultimo muore);
– viene quindi spedita in collegio e si innamora di Terence, il quale però si mette con un’altra, Susanna, a cui amputano una gamba e tenta poi il suicidio;
– si trasferisce a Chicago e scoppia la Prima Guerra mondiale;
– pensa quasi di fare la crocerossina, ma viene scartata. Cosa positiva visto che come minimo l’ospedale sarebbe andato a fuoco;
In questa epopea della sfiga si torna poi al punto di partenza, la casa di Pony, dove si termina il tutto con un bel pranzo all’aperto.
The End
Un’altra eroina? Georgie.
Georgie che corre in un campo minato, prende un bazooka ben caricato. E poi a un tratto scoppia una mina, e si ritrova più troia di prima.
Georgie, così come altre sue colleghe dei cartoni animati, è la protagonista di un’epopea basata sulla sfiga.
– La madre modello, che di notte durante una tempesta andava a passeggio in una foresta con una neonata, morì tragicamente;
– il padre adottivo, il contadino che la salvò, morì tragicamente;
– la madre adottiva la trattava una merda, tanto da far passare la signorina Rottenmeier come Mary Poppins. Tra gli epiteti più carini rivolti alla “figlia” ricordiamo: DONNACCIA!
I due finti fratelli (Abel e Arthur) invece le volevano molto bene, questo ovviamente perché Georgie non poteva venir su gobba e strabica, ma così come ci annunciava Cristina D’Avena, la giovane era munita di una “rara bellezza”. Passarono gli anni e i due fratelli adulti, quando non erano impegnati a girare spot a Capri per Dolce & Gabbana, si scoprirono entrambi innamorati della non-sorella. Quest’ultima però non conoscendo la verità, non li considerava proprio.
I due giovanotti, non se la sentivano di dirle tutto, ma al tempo stesso continuavano a corteggiarla, perché evidentemente l’idea del semplice incesto era nelle loro menti quella che lei avrebbe trovato più confortante e apprezzabile. Una sera dopo una lite manesca con la madre adottiva che le raccontò finalmente la verità, Georgie sconvolta cadde in un fiume… A salvarle la vita ci pensò Arthur, il quale essendo un esperto di tecniche mediche contro l’ipotermia, la spogliò nuda e si iniziò a strusciare su di lei in un letto. Fortunatamente Mediaset negli anni ’80 questa scena la censurò, perché altrimenti adesso io non starei qui a scrivere, ma probabilmente trascorrerei le mie giornate a strusciarmi nudo su mia sorella. O peggio, avrei potuto iniziare a provare terrore verso le visite a domicilio del mio medico di base con l’physique du rôle adatta per interpretare Giuliano Ferrara.
Georgie finalmente comprese i sentimenti dei due fratelli, però preferì scappare in nave travestita da uomo (il travestimento consisteva in un cappello) per raggiungere il suo amato Lowell, conosciuto in uno stagno qualche tempo prima. Abel partì quindi alla ricerca di Georgie, mentre Arthur decise di assistere la madre morente che schiattò di crepacuore poco dopo e da neo-orfano decise di andare anch’egli alla ricerca della bionda. Seguirono altre estenuanti vicende, fino alla fuga romantica di Georgie e Lowell che terminò quando al ragazzo venne diagnosticata la tubercolosi come a Lady Oscar, a quel punto la ragazza lo lasciò per farlo curare da una sua spasimante ricca, giusto per lanciare il messaggio: se hai i soldi puoi tutto. Arthur, dopo aver tentato il suicidio tagliandosi le vene, finì in prigione e riuscì a evadere solo grazie ai due fratelli, con i quali tornò in Australia a vivere insieme. Quindi il cartone termina con questo ménage à trois perpetuo, dove si capisce che la golosa i giorni pari si farà a uno e i dispari l’altro.
The End
Dai, non ci sono più gli anime di una volta.
Direi che questa sará una frase che diremmo ai nostri nipoti 😀
Adesso attendiamo con ansia le recensioni delle medaglie d’argento e d’oro della classifica top5 sfig-anime: Remì e Remigio
La sigla di Candy la cantavano i Rocking Horse. la D’Avena non aveva ancora vinto la gara d’appalto totale sulle sigle.
in Giorgie scoprono che e’ una ragazza perche’ le si strappa la camicetta sul transatlantico e le sguscia un capezzolo.
Candy alla fine scopre che il principe della collina era Albert il suo amico girovago al quale fa da crocerossina quando perde la memoria, e sempre Albert e’ lo zio di Antony che l’aveva adottata (molto papa’ gambalunga), infatti nell’anime originale sposa Albert che non e’ un poveraccio ma e’ ricchissimo,
Sempre in Candy, Neil, quello della famiglia di stronzi si innamora di Candy e la sorella Irisa complotta per costringere Candy a sposarlo in quanto Candy ereditera’ dagli Andrews il loro patrimonio.
Poi (non ci credo che non l’avete scritto e io sto perdendo tempo a farlo, e ancora piu triste, so tutti sti fatti) mediaset censura il finale di Candy e lo cambia con uno piu’ allegro con un ridicolo taglia e cuci da episodi precedenti e fa tornare insiemeTarence e Candy per la gioia di tutti
Sì ma quella nell’immagine è Georgie..
Noto che il post lo hai letto proprio tutto.
Ok, non avevo finito di leggere. .xD
😉
in realtà il fratello di georgie, abel, quando arriva a londra viene rapito da un sadico che lo droga per farlo rimanere al suo castello come gioco e quando tenta di scappare e ribellarsi viene arrestato e infine fucilato. ovviamente georgie ci fa sesso prima che lo uccidano e rimane incinta. lei crescerà il figlio con l’altro fratello.
Questo nel manga, io ho descritto l’anime. Hanno finali differenti.
Era Arthur quello che veniva rapito, dallo zio della tipa che stava prima con Lowell mentre Abel finisce in galera con non ricordo più che accusa e c’è la scena dove Georgie va a trovarlo.
Precisazione: secondo me se i due fratelli fossero stati impegnati a girare spot per Dolce e Gabbana a Capri difficilmente si sarebbero invaghiti della sorella.
Ma la sigla storica di Candy la cantanto i Rocking Horse, non Cristina d’Avena! 😛
non i Profilax?
ora esce il libro di candy. in pratica non si sa se è sposata con Terence o con albert. l’autrice ha fatto in modo che non si capisse al 100%, e ha accontentato tutti. nel manga non termina con il matrimonio con albert, non c’è mai stato, termina solo con il riconoscimento da parte di lei che lui è il principe della collina, perché coglione faceva male. in georgie, è Arthur che viene sodomizzato a dovere, e non si capisce perché abel si sostituisca a lui. Poi ammazza il riccone, si accoppia con georgie e crepa in due pagine. poi lei partorisce e torna in australia dove ritrova Arthur che era morto ma in realtà non era morto… ah, i cartoni di una volta…
Poi sarebbero i videogiochi del nuovo millennio a rovinare i bambini…
A me invece sembra che siamo venuti sù meglio noi che i bambini d’oggi…..
Per me sono i genitori a essere cambiati, oggi ci sono troppi genitori che rovinano i figli per seguire qualche strana convinzione scoperta sull’ internette (cit.). Oppure, ai miei tempi (neanche troppi anni fa visto che ho 33 anni) se a scuola la prof mi faceva la nota sul libretto per i compiti non svolti i miei mi tiravano un ceffone e muto a studiare, oggi invece i genitori quasi querelano l’insegnante perché si é permesso di sgridare il figlio indisciplinato e maleducato. Come possono venir su bimbi normali?
Ti segnalo comunque che la scena di Georgie & fratello che la “scalda” nel primo passaggio in TV non fu censurata ed infatti io, che all’epoca ero pre-adolescente, rimasi, come sire, “colpito” 😉
sono capitata su questo post per caso e credo che adesso mi ucciderò
Infatti il manga finisce proprio così ?: Georgie ritrova il suo vero padre, un nobile decaduto perché falsamente accusato di complotto contro Victoria, a questo punto la banda composta da Georgie, il padre e Abel scopre che il povero Artur è stato rapito dal fratello gay della fidanzata di Lowell il quale, non potendo averne i sentimenti, usa il malcapitato come giocattolo sessuale tenendolo buono imprigionato in una torre a suon di iniezioni di morfina. I “Georgie” tentano di liberarlo con una rocambolesca impresa che riesce a metà perché Abel viene catturato e spedito in prigione. Intanto il servo del padre di Georgie trova le prove che l’attentato alla regina non fu opera del suo padrone ma toh! Guardacaso della famiglia della fidanzata di Lowell!!! Ma veniamo al dunque: prima che i fatti vengano resi pubblici la nostra bionda eroina si profonde con le visite al fratellino in carcere, ivi consumano abbondantemente “l’ultimo pasto” fino al tragico epilogo: Abel viene fucilato. La magagna viene scoperta, il padre viene riabilitato e la nostra si accorge di essere rimasta incinta di Abel, alle battute finali c’è il ritorno in Australia con il bimbetto e qui chi ti ritrova? Artur! Che nel frattanto era tornato con le pive nel sacco, ebbene cos’ha il coraggio di dirgli? Una cosa che suona più o meno così: “Ok, ti sposo, finalmente puoi darci dentro ma senza amore…ah! Dovrai anche fare da padre a mio figlio ,sai come l’ho chiamato? ABEL” . amen