Eccoci con la terza puntata della nuova saga “Il mio bimbo speciale”. Come di consueto, per chi si fosse perso i precedenti, consiglio di iniziare la lettura dal primo episodio. Ci eravamo lasciati con il quesito su Twitter in merito all’intervista telefonica alla potenziale babysitter di bambole Reborn. Ovviamente ha vinto il sì e il video l’ho condiviso su Facebook in settimana, ma forse è meglio riproporlo anche qui.
Il video avrei dovuto caricarlo sul mio profilo Instagram, ma lì i video non devono superare i 60 secondi, quindi per questa volta ho optato per Facebook.
Che dire comunque? Oltre al voler tifare per il meteorite. A seguito della pubblicazione di questo video, sul nostro gruppo di bambole preferito, è stato pubblicato questo messaggio da parte dell’aspirante datrice di lavoro. Che tenera.
Siamo stati davvero insensibili, noi. Non lei che ha convocato inutilmente due povere criste per provare l’emozione di sentirsi fare dei complimenti, ma noi. Ricordiamocelo! Questo era senza dubbio un caso per la nostra Cinzia, l’avvocatessa psicoterapeuta del gruppo Mamme vegane contro l’invidia.
Un’altra interessante vicenda è rappresentata dalla mammina speciale del piccolo Ben.
Ma veniamo al nocciolo della puntata, la pancina speciale di oggi ci racconta una problematica sentimentale svoltasi a maggio di quest’anno.
In sintesi la signorina ha incontrato a un tipo facendogli credere di avere una figlia e, visto che la cosa non è finita lì, come forse sperava, in questo post si pone il problema sul come “spiegare” la sua bimba speciale all’ignaro uomo, che sia arrivato un nuovo papà? I commenti al post sono quasi sempre più folli dei post stessi.
Poi questa vicenda ebbe una svolta.
E io so come si è evoluta.
Adesso tocca a voi rispondendo a questa domanda: è eticamente giusto che io pubblichi l’esito di questo incontro nella prossima puntata? Rispondete su Twitter, al post fissato in alto, con un “sì” o un “no” cliccando QUI. (SONDAGGIO CHIUSO)
Faccio inoltre un appello a Stefano, se sei lì fuori dicci la tua versione!!
#ResistiAnnabelle
sempre si <3
Grazie di esistere!
A me succede solo con l’iPhone, ma con WP e Android li vedo bene. Non vedo l’ora di leggere il seguito.
è etico? NO
vogliamo sapere? SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII <3
Certo, indire un sondaggio online per decidere se una cosa è etica o meno pensavo di poterlo sentire solo da qualche grillino :v
Io credo che la questione “bambole reborn” stia sfuggendo un pò di mano e che stia creando veri “mostri”.
Vincenzo, voglio indicarle un video che mi ha fatta rimanere senza parole, dove una collezionatrice seriale di questi fantomatici bambini di silicone, banalizza una questione molto seria come malformazioni e malattie, cosa che mi ha fatto venire i nervi a mille.
A cosa mi sto riferendo? Le lascio il link https://www.youtube.com/watch?v=Wjn60gbSv-o
Mi è tornato in mente il film La cosa https://uploads.disquscdn.com/images/91aaa97354b0483a1f0615cac5746351725e10d9d2b13232bd5115f140284810.jpg
Ho sentito da poco di questi episodi.. per me è una novità e non ne sono informato completamente, però mi chiedevo… non può essere che queste donne provano/seguono questa moda per “testare” come sarebbero da mamme o magari perchè vogliono esserlo davvero e non possono, che ne so… per malattie trasmissibili, sterilità, mancanza di un compagno?! Non credo (o almeno spero) che sia solo per instabilità mentale… :/
In realtà le persone – di solito coppie – che usano la reborn lo fanno perché li aiuta a superare o comunque tollerare per qualche tempo il fatto di aver perso un figlio, e sono davvero poche, e non è che vanno avanti per trent’anni così, e soprattutto sanno benissimo che quella è una bambola e non un bambino vero, solo che riversano il proprio affetto in essa, ma non è che ci credano veramente. Queste sì, sono proprio instabili, ma quello che mi chiedo io è se si rendano conto di far perdere tempo a persone che si convincono che quelle non siano bambole ma bambini veri, di far sprecare cibo a ristoratori, baristi o altri che lo offrono a un giocattolo, di rubare vestiti per i bambini che probabilmente vanno in giro con le scarpe bucate come se ne vedono alla caritas, eccetera eccetera. Le possibilità sono due: o se ne accorgono e sono gente a cui togliere anche il diritto di dare aria alla bocca, o sono persone con problemi da compatire, ma non da difendere perché come ho detto rubare vestitini, scroccare cibo e far perdere tempo per una bambola NON è giustificabile da niente.
Concordo in pieno. Non avevo pensato anche a questo, ma hai assolutamente ragione.
complimenti, molto interessante. ma l’intervista a Giulia e l’esito della serata con Stefano sono già stati pubblicati?
L’intervista a Giulia è nel video presente in questo articolo…
Però io farei volentieri da bayb sitter a un “bimbo speciale” di questo tipo….sicuramente sarà buonissimo!
E se ti pagano al “netto delle nanne”? :V
Ma peraltro, com’è che tutte mettono nomi inglesi a sti “bambini”? Juliet, Joey, Ben… ma nessuno che le abbia chiamate – che so – Barbara o Michele?! Cosa mi sfugge?
Mariangela Fantozzi reborn
Va bene. Giocano alle bambole. E fin qui, anche se sono adulte, nulla di male. Ma a me sembra che il divertimento di questo passatempo sia più ingannare e deridere la buona fede altrui, che non giocare con la bambola. Il che rende questo gioco molto meno innocente di quanto vogliano farlo passare le signore.
Per Tyler, un paio di messaggi più sotto: testare la propria capacità di essere mamma con una bambola non funziona molto, perché ovviamente manca l’interazione con un altro essere umano (che è un elemento essenziale della relazione oserei dire). Se poi, come quella tipa che è rimasta sotto “shook”, imparano a far le mamme lasciando lo pseudofigliolo in auto al sole per ore, temo che il metodo di apprendimento non valga un granché 🙂
Su android, se apri la pagina web dall’app Facebook, non riesci ad allargare le pagine e le foto.
Se vuoi allargarle, devi andare sul menu del browser aperto dall’app Facebook e selezionare “apri con internet”. In questo modo si attiva il browser predefinito, che permette di allargare pagine e foto.
per chi ha un browser che non consente il pinch to zoom sulle foto: tenere il dito premuto sulla foto e scegliere l’opzione “apri in nuova scheda”. in questo modo si carica una nuova pagina con solo la foto e la si può zoomare