TIMIDAMENTE AMORE CAP 1

Il nostro palinsesto si arricchisce con il racconto rosa “Timidamente Amore” della scrittrice Ornella, divenuta celebre per via del suo racconto hot della settimana scorsa, che trovate sul mio profilo Instagram. Il suo pancinahot ha riscosso così tanto successo, tra le signore di quel gruppo, che si è decisa a condividere con loro (e col mondo) i capitoli del suo futuro best seller. Racconto che, certamente, troverà libero sfogo da Mondadori, Feltrinelli, etc etc. Ne siamo certissimi. Bando comunque alle chiacchiere e immergiamoci nella lettura!

Capito 1

 

Mamma mia, brr. Che ansia, che attesa adesso. Più che “Timidamente Amore” lo avrei titolato “stupratemi”.

In attesa del capitolo 2 volevo comunicarvi che presto torneremo a occuparci anche degli uomini. Sono in corso di valutazione alcuni interessanti screen provenienti dal gruppo dei “veri maschi italiani”. Che il testosterone sia con noi!

Leggi il secondo capitolo cliccando qui!

181 pensieri riguardo “TIMIDAMENTE AMORE CAP 1”

  1. La notte era buia (stranissimo!),non c era la luna ma era piena e grande. Mi rifiuto di commentare oltre, dopo capita che tuo marito ti picchi e fagli una torta per farti perdonare siamo al sali in macchina con uno sconosciuto e fatti toccare…che non è pericoloso ma è ammore!
    Amo Einstein: l idiozia umana non ha limiti.

  2. A parte… tutto, molto carina l’amica Giulia. Riceve dal numero della sua amica una telefonata da parte di uno sconosciuto che le dice “Sara è con me, torna tardi” e invece di chiamare la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco e finanche l’Esercito Italiano e la Marina Militare se tranquillizza e se ne va.

    Cazzo, Sara. Bell’amica che te ritrovi.

    1. Vorrei vedere te, se ti dessero appuntamento per un caffè e poi ti facessero aspettare sotto la pioggia per portare a spasso Polly

      1. Sto morendo dal ridere….ho un’amica che ha un cane di nome Polly…ed è sempre in ritardo. Che sia l’autrice?!?! Di solito aspetto, non sotto la pioggia…..

      1. In piena notte l’ amica l’aspetta per un caffè e Sara se ne fotte altamente e preferisce invece andare a passeggiare col cane, da sola, nel parco, col temporale. Neanche Sara è tutta sta gran personcina eh…

      1. Noo, Polly sicuro è un ciuava (e se non sapete che si scrive così siete voi che non state al passo – PQ regna!) o un bolognese, a limite limite, un maltese. Se fosse volpino l’avrebbe scritto perché è più status symbol, Sara non ce la vedo.

    2. mi pare giusto invece. Sta rimbambita dell’amica l’ha invitata per un caffè notturno, facendola vestire ed uscire di casa sotto la tempesta e senza luna (che segue solo l’amica sua per fare scena), lei arriva sotto casa e questa non c’è che è andata a portare a pisciare quel salsiccio meticcio di cane che siritrova e dopo mezz’ora che sta pora crista aspetta sotto l’acqua je arriva anchiamata da uno sconosciuto che dice che l’ha rapita. Onestamente…si inculi sta stronza di Sara, che se non se ne usciva col caffè notturno la pora Giulia stava probabilmente a casa sua col moroso e l’austriaco felice in sottofondo.

  3. Questa luna che compare dal nulla, contemporaneamente all’uomo misterioso.

    Mamma mia che monnezza!!!!

  4. Sta Sara è bella facilotta per salire nella macchina di uno sconosciuto, sarà per caso una del classico??

  5. oddio grazieeeeeee non so da dove cominciareeee c’è troppa carne al fuoco:
    – tempi verbali totalmente a caso
    – nemmeno un raggio di luna ma poi luna piena <3
    – protagonista fiorista e nessun fiore nel parco
    – come si accomoda da regina una donna che in macchina ci è salita da sola?
    – amica pancina che si tranquillizza dopo che uno sconosciuto le telefona per dirle che ha rapito l'amica.
    – Sara che parla dell'importanza dei suoi sogni mentre l'uomo le sfiora il seno

    Grazie distruggereeeeeee

      1. ah meno male, già pensavo che avesse un lavoro serio, invece venderà pdf su facebook

  6. Ma in tutto ciò, l’amica la aspetta sotto casa per un caffè… DI NOTTE, COL TEMPORALE. Wtf?

  7. Gli/le messi “a braccio”.. Sara una zoccola come poche.. L’amica, amica un cazzo..
    Che tristezza.. Manco a “Uomini e Donne Over”

    1. Se Ornella ti legge ti stalkera, visto il tuo cognome. Attento a chi ti abbaglia nelle notti buie (ma con la luna piena) e tempestose.

  8. capitoli di 10 righe? neanche il battello a vapore – serie bianca.

  9. Giuro, avrei voluto commentare con qualcosa di sensato e adatto alla situazione e alla lettura… Troppo e tutto in poche righe. Come si fa? Come può esistere una persona del genere? Mi ha svuotato completamente!

  10. Posso dire di essere raccapricciosamente inorridito dal capitolo 1? Inizia subito bene, dicendo che fuori c’è un temporale, il che fa presupporre che l’azione si svolga all’interno e invece no… primo colpo di scema, siamo proprio fuori con la tizia che sta al parco col cane noncurante del temporale.
    Poi si accorge di essere osservata, di notte, durante un temporale… le opzioni potevano essere due:
    1) Qualcuno che la guardava e la prendeva per pazza ad uscire con quel tempaccio;
    2) Un maniaco… ma che volete che sia, per loro è tutto rose e fiori.

    No aspetta, non poteva essere tutto rose e fiori perchè, sarà colpa delle lezioni di petalogia, ci scappa anche la frase (fuoriluogo) “Non c’erano fiori nemmeno un raggio di luna”.
    Poi la tizia decide di tornarsene a casa e da una macchina ferma parte un segnale con gli abbaglianti (ammettetelo qui vi sono venuti in mente i vari film sui gangster o sulla mafia made in USA, sono un classico) e lei nella sua sciallatezza (termine “poetico” delle mie parti per dire che si fa qualcosa con molta leggerezza) va a bussare al finestrino dell’auto e lì avviene la prima magia: La portiera si apre, un profumo (marijuana?), un suono (qui io ho immaginato un bel rutto alla Barney Gumble).
    Non contenti ci scappa anche la “dichiarazione poetica dell’Innominato che a precisa domanda “Tu chi sei?” se ne esce con “Il tuo destino!”… onestamente, prima ancora di leggere che presto arriveranno anche novità dal gruppo “veri maschi italiani”, avevo pensato che il tipo in auto fosse uno di loro. Sapete una sorta di collaborazione tra veri maschi italiani e pancine.
    Sara sale nell’auto di un uomo che non conosce e che probabilmente la stalkera di brutto, si fa anche sfiorare il seno con una superficialità assoluta, senza dire nulla. Poi possiamo anche aprire un dibattito su quanto sia regale far accomodare una donna in auto facendole tenere in braccio il cane zuppo di pioggia.
    Ma per non farci mancare nulla ecco che adesso spunta una luna grande e piena! E il temporale? E la frase dove non c’era neanche un raggio di luna?
    Doveva essere una nuvola di passaggio, così veloce che, forse, Sara e Polly non si sono neanche bagnate.
    Poi quel genio di Giulia, all’inizio l’avevo immaginata a ripararsi sotto un balcone o in auto, però le mie speranze di un’amica normale sono sparite subito.
    Sorvolo su una che va a casa dell’amica di notte per prendere un caffè (può succedere), ma una che non vede arrivare l’amica e che quando riceve una telefonata dall’uomo si tranquillizza e se ne va via (magari cantando Singing in the rain) non merita di essere definita normale. Certo, tale Giulia, potrebbe essere complice dell’Innominato.
    E a chiudere il tutto arriva l’importanza dei sogni e ancora una volta l’uomo non risponde ad una domanda della donna “Dove stiamo andando?”
    Risposte plausibili:
    1) Non sono cazzi tua;
    2) Se te lo dico poi devo ucciderti;
    3) A cercare un posto dove stuprarti (ma con amore);
    4) In albergo;
    5) A farti vedere la mia collezione di farfalle.

    Ma no, “Lo scoprirai”… per me questa è quasi uno spoiler per la numero 3, ma potrebbe sorprendermi.
    E non voglio approfondire sui commenti perchè altrimenti esce fuori un altro papiro.
    Non vedo l’ora di leggere i restanti 29 capitoli.

    L’ultima cosa che voglio dire è #LiberatePolly

    1. Se li recensisci come questo, non vedo l’ora anch’io di leggere il resto 😀

    2. Ma poi il titolo: “Timidamente Amore”? Questa è un’assatanata di sesso che salta in macchina di uno sconosciuto che “GLI” fa le luci etc etc
      Grande Panda, anche io sono per #LiberatePolly , pure se il fatto che non viene data notizia della malcapitata dopo che la sciagurata padrona è salita in macchina mi fa pensare che si sia data alla fuga…

    3. Eh, ma non ha mica torto, a precisare che il temporale era “fuori”: oh, i temporali non avvengono in casa, no? Questa donna è un genio (dell’orrido) e noi non la capiamo 😀
      E che dire del fatto che, nel post con cui annunciava la sua intenzione di pubblicare questi cosi (scusate ma non ci riesco, a chiamarli racconti) scriveva “Ciao, sono la mamma anonima e mi chiamo Ornella”. Un genio davvero!

    4. Non vedo l’ora di leggere le tue analisi dei prossimi capitoli! #liberatePolly

    5. Ti correggo solo per farti notare che più che un film si gangster, il tizio che le fa i fari ricorda il perfetto incipit di un episodio di Criminal Minds…di solito la scena successiva è la riunione sella squadra negli uffici dell’fbi, come sfondo la lavagna con i pezzi della tizia accuratamente recisi e sparpagliati nel parco.

  11. Sembra l’inizio di un film horror sullo stalking!
    Da ore ormai Giulia aspettava quella cretina della sua amica Sara. L’aveva invitata a passare da lei per un caffé, ma probabilmente doveva essersene scordata visto che di lei non aveva visto neanche l’ombra.
    Aveva i brividi di freddo, nonostante il cappotto, e una pioggia implacabile si abbatteva con violenza sulle parti del suo corpo che l’ombrello non riusciva a riparare. Di tanto in tanto alternava la mano con cui reggeva il manico dell’ombrello e la infilava in tasca, cercando di riscaldarla.
    Giulia era incazzata, ma troppo educata per andarsene, lasciando soltanto un messaggio vocale carico di insulti a quell’antica demente che si ritrovava.
    “Ma che razza di amica è una che ti invita a casa sua e poi ti dà buca lasciandoti in mezzo alla strada?”, si chiedeva battendo i denti.
    Sara non aveva neanche risposto ai messaggi che le aveva inviato. Che fosse stata così cretina da portare a spasso il cane in piena notte e nel bel mezzo di una tempesta?
    Il ritmo di Despacito infrange l’eco dei pensieri di Giulia e la riporta alla realtà: il suo cellulare sta squillando. Che fosse Sara?
    Sfilò la mano dalla tasca e si mise a caricare a tentoni il telefonino nella borsa, arrancando tra portafoglio e chiavi di casa. Finalmente riesce ad affermare il telefono, che continua a vibrare nella sua mano gelida mentre legge il display: una chiamata da un numero sconosciuto.
    Aggrotta la sopracciglia perplessa, ma non riattacca: è una ragazza educata.
    “Pronto?”, tartaglia cercando di frenare il battito dei denti.
    Le risponde una voce maschile, goffamente alterata in modo da sembrare più profonda: “Sara è con me, se vuoi rivederla viva…”

    1. Questo sì che è un bell’inizio! Potresti lavorarci davvero, sai? E’ il genere di cosa che, avendo tempo, leggerei volentieri.

      1. È una cosa che ho scritto solo per ridere dell’assurdità delle situazioni descritte da Ornella, anche dal punto di vista dell’amica panchina Giulia… Lol Sinceramente non credo che continuerà ?

      2. ti prego Valentina riscrivili tutti sono morta dal ridere!!! Fantastica! Timidamente Ndrangheta…..

    2. Mille volte meglio dell’originale. Ecco, di questo attendo sul serio il continuo XD

      1. Ma daiii!!! ? Sinceramente credo che sia impossibile farne un seguito, visto che probabilmente Giulia è solo un personaggio di contorno per far vedere che Sara ha una vita sociale e che non è una disagiata incapace di capire di trovarsi in una situazione di pericolo…

      2. però puoi pur sempre raccontare la vicenda vedendola con gli occhi di Giulia, tanto affettuosa quanto spietata

    3. Spontaneamente, sulle labbra di Giulia, ormai viola per il freddo, spuntò un sorriso nel riconoscere il forte accento svedese che aveva raggiunto le sue orecchie tramite il cellulare.
      “Fantocci è lei?”

    4. Non sarebbe male fare una rubrica parallela con l’avventura della sfortunata amica Giulia alle prese con il rapimento dell’amica. Tipo un noir o un giallo. Di certo sarebbe meglio scritto e più interessante!

    5. Il commento oltre a essere tre più lungo del racconto è anche tre volte più interessante e scritto meglio.

    6. Questa è concorrenza sleale per la povera Ornella….sai usare i verbi nei tempi giusti, usi troppi aggettivi accordati ai nomi a cui si riferiscono e….praticamente il tuo commento è già più lungo del suo intero romanzo!

      1. ma i tempi mi sembrano corretti, io avrei utilizzato un “si chiese” al posto di un “si chiedeva” ma mi pare che tutto il resto sia decisamente a posto…

    7. Sei un genio sto ridendo con le lacrime. Se ci sarà un secondo capitolo da parte della pancina devi fare assolutamente il controcapitolo e Distruggere lo deve pubblicare

  12. Uno stalker e molestatore rimorchia una ragazza un pò “ingenua” (la madre non gli ha mai insegnato a non acettare passaggi in auto da sconosciuti?), con una frase che nemmeno i ragazzini alle medie.
    Però ha un modello di auto che ti fa vedere la luna anche quando non c’è e c’è un temporale.

  13. Mi sono permessa di cominciare subito una FF, su questo prossimo bestseller. L’ho scritto di getto, seguendo l’ispirazione FEROCE che questo primo capitolo mi ha ispirato, quindi scusate gli errori.

    Era una notte buia e tempestosa. La pioggia cadeva scrosciante e la giovane donna Sarah e Polly, la sua cagnetta, stavano quasi affogando. Possibile che a Milano nessuno mettesse apposto le strade? Se continuava così, la gente sarebbe dovuta uscire in canoa, porca puttana. Persino i fiori del parco, in cui stava portando il cane a cagare, erano marciti a causa dell’acquazzone.
    Sarah ne aveva abbastanza di quel tempo del cazzo, e decise di tornare a casa. Mentre nuotava sul marciapiede poco distante da casa, un auto le fece gli abbaglianti e lei si gelò sul posto. Si guardò intorno, per notare con disappunto che non c’era nessuno: le strade erano deserte. Per forza, solo una decerebrata porterebbe a spasso il cane durante il diluvio universale.
    Quando l’auto ripeté gli abbaglianti, lei deglutì e decise di affrettare il passo. Ci sarebbe mancato un maniaco per rendere la serata del tutto una merda.
    L’uomo aprì il finestrino, da cui provenne un rivoltante odore di cipolle fritte, facendole un segno con la mano. «Sei tu Sarah del negozio dei fiori?»
    Lei finse di non sentirlo, tirando dritto, e l’uomo si innervosì. «Allora? Sei Sarah?!»
    Lei sbuffò, sistemandosi meglio il cappuccio dell’impermeabile, e decise di avvicinarsi con cautela all’auto. «Ci conosciamo?»
    «Sali, ti do un passaggio a casa.» rispose lui.
    «Ehm… ma anche no, grazie.»
    «Non sono uno stupratore.» la rassicurò l’uomo misterioso.
    Era anche carino e lei non trombava da lustri**. Esitò qualche secondo, ma un’altra auto passò in quel momento, inzuppandola a causa di una pozzanghera in mezzo alla strada. «Merda!», imprecò, e prendendo Polly in braccio, fece il giro della macchina, aprendo la portiera. «Va bene, grazie.»
    Una volta a bordo, fece per mettersi la cintura e lui l’aiutò, sfiorandole casualmente il seno nell’operazione. «Oh, tieni giù le zampe!» scattò lei.
    «Scusa, non l’ho fatto apposta.»
    «Chi sei?»
    Lui ripartì in fretta, mentre le gomme slittavano sull’acqua. «Io sono il tuo destino.» dichiarò, con fare audace.
    Sarah non sentiva stronzate simili da… non lo sapeva, ed era una frase ridicola. «Sappi che la mia amica Giulia mi sta aspettando in questo momento sotto casa, quindi vedi di non fare il furbo. Se tardo anche solo di un minuto si preoccupa.»
    Si sentirono dei colpi proveniente dal retro dell’auto, più precisamente dal portabagagli. Lui rise piano. «Non ti preoccupare della tua amica Giulia… Sei in ottime mani, tesoro.»
    Polly, in braccio alla propria padrona, emise un latrato di pura preoccupazione, mentre la luna, nonostante il cielo totalmente coperto, sbucava da chissà dove, illuminando la strada bagnata.
    «Che hai nel portabagagli? E dove andiamo?», chiese lei, irritata dal trambusto continuo.
    «Lo scoprirai.»
    Fine primo capitolo.

    **ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale

    1. Triliardi di volte meglio dell’originale! Sono ufficialmente una fan di questa FF! A quando il seguito?

      1. Ho letto anche la tua, l’ho adorata e sono impaziente del seguito. Dobbiamo aspettare la somma Maestra, Ornella <3 Speriamo decida di pubblicare almeno due volte la settimana *-*

      2. Per me la Maestra Ornella sta scrivendo una fan fiction di 50 Sfumature… Lol Comunque, attendiamo con ansia il seguito per vedere se Giulia si becca la bronchite e se Sara riesce a sopravvivere allo stupratore misterioso….

      3. Mi sconvolge che una pancina abbia letto 50 sfumature, ma d’altronde quel romanzo è la rovina di un buon 80% di donne secondo me xD

      4. Pensavo di averti risposto, grazie mille <3 io ho adorato la tua, comunque spero che Ornella aggiorni magari due volte la settimana, le nostre FF devono andare avanti LOL

  14. Comunque ragazzi io passo sopra alla notte buia e tempestosa, passo sopra al maniaco che ti fa segno con gli abbaglianti come l’ultimo degli scambisti e tu trotterellando gli vai a bussare, passo sopra all’eclissi istantanea di luna, passo sopra all’amica scellerata e al disagio della tipa che si fa palpare da uno sconosciuto. Ma “Sara in auto parla dell’importanza dei suoi sogni” non riesco a buttarla giù… è proprio avulsa dal contesto, fosse anche un contesto allucinogeno ma non c’entra proprio un PAZZO!

  15. “era una notte buia e tempestosa”.
    Non si può nemmeno dire che scriva da cani: Snoopy fa di meglio.

  16. C’ è poco da ridere. Pur considerando che l’ incontro in un romanzo sia, per l’ appunto, romanzato qui ci troviamo davanti ad una concezione distorta dei più basilari rapporti azione/reazione. Sconosciuto ti offre un passaggio, ti sfiora il seno senza neanche presentarsi, amica che si tranquillizza ricevendo una telefonata del genere ecc… Che “strumenti di difesa” potrà mai dare una madre del genere ad una figlia quando questa uscirà da sola da casa x la prima volta ?

  17. No ma dico: l’italiano questo sconosciuto! E poi già che c’era poteva scrivere “ti do un passaggio, popi popi”… Ma PERCHÉ???

  18. Attendo con ansia di sapere sui “veri maschi italiani”: non so anche gli altri frequentatori maschi siano d’accordo con me, ma sono veramente curioso di sapere cosa combina nel frattempo la mia metà del cielo, forse proprio perché mi riguarda più da vicino.
    Certo, so benissimo cosa noi maschietti siamo in grado di combinare, ma se i “veri maschi” stanno all’uomo medio come le pancine alle donne normali non oso immaginare in quale oscuro abisso verremo sprofondati…

    Fra l’altro, prima o poi dovrò far leggere i post delle pancine a mia madre, vecchia femminista anni ’70 e attivista del partito radicale. Mi sa però che rischio di farle venire un infarto.

    1. se è radicale è intelligente… gli infarti se li farà venire per qualcosa di più pregnante

  19. Ornella scrive in maniera troppo elevata per noi comuni mortali… Urge la traduzione.

    Sara sta portando il suo cane a fare i bisogni al parco, ponderando ragionamenti complessi come ” Al buio i fiori non si vedono”.
    Il cane realizza che il pene canino è solo una seccatura e decide di cambiare sesso, così, in mezzo a una frase.
    Finalmente i bisogni gli/le riescono e si può tornare a casa. Ma una macchina inizia a mandare segnali con gli abbaglianti. Erano, in effetti, fermi sulle strisce pedonali da 15 minuti.
    Sara bussa sul vetro, pronta alla rissa; il passeggero scoreggia. [Cit. “Un dolce profumo, un suono”]

    “Ma tu sei Sara della tangenziale ovest?”
    “Sí, e tu chi sei?”
    “Sono quello a cui non hai dato il resto mercoledì, perché non avevi spicci”
    Sara decide che il resto è l’equivalente di una palpata, niente più. Chiede un extra per la presenza del cane/cagna voyeur.
    Sara si ricorda che aveva appuntamento con Giulia, il suo pappone trans. A Giulia squilla il telefono, e, a sapere che Sara è in macchina con uno sconosciuto arrapato, subito si tranquillizza: sta lavorando e quindi non la dovrà menare oggi. Meno male, con quel che costa la manicure.
    Sara in auto parla dell’importanza dei soldi.
    Lui decide di chiavarla nel prossimo capitolo.

    1. Grazie per la traduzione! ? Noi mastrine laureate al classico non avevamo capito niente! ?

    2. ahahahahah, potresti titolarla P2 La Controstoria… (P2 starebbe per Pancina due, se Teodori non si lamenta…)

  20. 1)Sara s’incammina lungo le strade di casa: ne percorre più di una a zig zag?
    2)un dolce profumo, un suono: ma di che suono sta parlando? il dolce profumo è quello del sangue delle vecchie vittime dello stalker, o Sara sta per essere testimone dell’apparizione di un Santo?
    3) “Sono il tuo destino”. Nemmeno Stephen King sarebbe arrivato a tanto. Ci mancava solo che le offriva un palloncino (o una collana della fertilità in questo caso) ed eravamo al completo.
    MI sento offesa come donna: uno psicopatico con la macchina che profuma, ti abborda per strada (anzi per le strade di casa) e ti dice di essere il tuo destino e tu, invece di aizzargli contro il cane ci sali pure in macchina?
    Qui le cose sono due:
    1) Sara è una battona in cerca del cliente (questo spiegherebbe perchè va a prendere un caffè di notte con l’amicacollega Giulia) e Polly è un nome in codice per il suo protettore;
    2) Sara è scappata dalla clinica psichiatrica in cui era rinchiusa e ha accettato un passaggio da un camionista in cambio di un servizietto.Ovviamente non esiste nessun cane e nessuna Giulia con cui prendere un caffè di notte..

  21. Tralascio il fatto che un capitolo di mezza pagina mi fa intendere che il libro intero, in tutto, ne contenga sì e no trenta.
    Tralascio anche la totale ed evidente mancanza grammaticale della signora.
    Però, pur impegnandomi, non riesco a tralasciare il contenuto. Sarà che guardo troppe puntate di SVU, ma il destino di Sara a me sembra un maniaco/stupratore.
    Per le pancine, però, è romantico.
    Forse sono io che non sono degna, boh.

  22. Dopo questa lettura mi sento di chiedere una legge per far diventare reato l’utilizzo improprio dei nomi propri di persona.

    “Sono il tuo destino”… “Esticazzi!”

  23. 1) Quanti tempi verbali è riuscita a cambiare in una ventina di frasi?
    2) Ah ecco: adesso i maniaci da giardinetti dicono “Sono tuo il destino”.
    3) “Non c’erano fiori e nemmeno la luna?” Cosa picchio c’entrano, i due concetti? Ah, ho capito: sono entrambe cose che non c’erano! Perfettamente logico! Quindi, avrebbe potuto scrivere “non c’erano fiori, nemmeno la luna, nè zio Attilio che sta casa con l’otite, nè un paraspifferi, un calzascarpe, il lonfo, i Pooh in reunion per il bicentenario, ET, una sineddoche e un paguro”.

    1. No, dai, sineddoche ce n’erano a pacchi.
      Le strade di casa, il profumo, il seno, il caffè… sono ovviamente tutte figure retoriche attentamente studiate!

      (ho riso dieci minuti per ‘sta lista, giuro xD)

  24. Per favore, dimmi che è uno scherzo…dimmi, che hai dovuto usare tutte le sostanze che avevi in in casa, detersivi compresi, per stordirti così tanto e scrivere una cosa del genere, al sol fine di…di…farci incazzare! Perché, ridere non si può!! Tra tempi verbali ‘ad cazzum’ , sintassi che ‘scansate che arrivo io’ e profondità di argomentazioni (e non voglio approfondire oltre, perché ad onor del vero, il coraggio di leggerlo fino in fondo, non ce l’ho avuto) risulta essere, così fluido, che nemmeno l’idraulico liquido, nel lavello della mia cucina! Prima dei social, io ero una donna felicemente inconsapevole…l’ignoranza per me si limitava al ‘qual è’ con l’apostrofo!!!Aiutoooo

  25. “Una storia intrisa di casualità ” – Famiglia Cristiana

    “Una consecutio temporum raccapricciante ” – La nuova grammatica

  26. E io che dovrei dire? Ho una padrona demente che prima mi porta a pisciare sotto il diluvio universale, poi invece di mandare affanculo chi la abbaglia gli bussa sul finestrino e si accomoda nella sua macchina con fiducia come se fosse suo amico da sempre (vabbe’ che con gli amici e le amiche che ha forse uno sconosciuto probabile stupratore può rappresentare un passo avanti), poi ancora gli racconta i suoi sogni (“vorrei tanto conoscere un uomo che mi ami tantotantotanto e doni il suo mielino d’amore in modo che io possa diventare una pancina felice”, uhm lei ha usato meno congiuntivi ma il senso è questo) e adesso il tipo la sta violentando da ore, sia davanti davanti sia davanti da dietro sia dietro proprio dietro e con un po’ di buona volontà anche dietropropriodietro ma da davanti, l’unica cosa che le sta risparmiando è il sesso orale perché dopo l’importanza dei sogni lui l’ha imbavagliata borbottando qualcosa tipo “io la mia dalia in una bocca capace di dire tante cazzate non ce la pianto”.
    Ora, se non la uccide e Sara resta incinta e passa i suoi geni alla prole? il mondo non è pronto per due così, e nemmeno io! Vi prego, sono una cagnetta educatissima, qualcuno mi adotti!

  27. So già come andrà a finire: il tizio farà a pezzi sia Sara che Polly e le butterà in un fosso come capita, con il risultato che in un primo momento la scientifica non identificherà il cadavere dicendo “ah no, solo solo ossa di cane”.

    Qualcuno dica ad Ornella che, se proprio subisce il fascino di queste situazioni, può mandare la sua protagonista a farsi montare da un camionista in un autogrill. In pieno giorno ha buone speranze di uscirne viva. Le suggerisco di farli incontrare al bancone: lui birretta e lei cappuccino. Troppo romantico <3

  28. Timidamente Consequtio
    Era un notte buia e ci sarebbe stata una tempesta.
    La giovane Sara passeggiò nel parco con il suo cane Polly, quando si accorge che avesse potuto essere osservata. Non ci furono stati fiori e nemmeno un raggio di luna.
    Si incamminerà con la sua Polly lungo le strade di casa quando una macchina ferma faceva il segno con gli abbaglianti. Sara incuriosita avesse bussato al vetro e la portiera si apre. Un profumo, un suono.
    “ma tu saresti stata Sara del negozio dei fiori?”
    “Si io ebbi, e tu chi fosti?”
    “Essente il tuo destino”
    Sara salì in macchina e l’uomo l’ebbe accomodasse come una regina, Polly in braccio.
    Ti sto dando un passaggio, gli abbia detto l’uomo, avendole sfioreròssi il seno. l’automobile in partendo, la luna fosse stata grande e piena.
    Sotto casa di Sara l’amica Giulia ebbe aspettato per un caffè, il telefono di Giulia squillò, essendo stato l’uomo : “sara sarà con me, tornante tardi”, Giulia si ebbe tranquillizzata per il ritardo dell’amica e fu andròsse via.
    Sara in auto parlante dell’importanza dei suoi sogni ” Dove andessimo?”
    “lo scopriaressi presto”

    1. beh è scritto meglio dell’originale, non proprio scorrevole, una consecutio (anzi scusa consequzio) temporum non impeccabile, ma tutto sommato leggibile 🙂

  29. Aspetto con ansia il secondo capitolo, dove SPOILER ALERT si scoprirà che Sara del negozio di fiori è in realtà GIADA DEL NEGOZIO DEI TRUCCHI!!!
    Qualcuno sa se Netflix ha già comprato l’esclusiva per farci una serie?

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