Capitolo 19 di Timidamente Amore. Ho notato che uno dei pregi della Ornella è quello di sciogliere subito gli enigmi, non li porta per le lunghe. In questo caso quello del test di gravidanza. Sono fiducioso per quest’altro colpo di scena che chiude il paragrafo! Nel video in alto potete osservare la trasposizione del capitolo 17, mentre cliccando QUI potete ripassare il capitolo 18.
Vai al capitolo 20 cliccando QUI
Pensavo fosse amore… invece era un porta incenso.
“Polly si ferma”
Per sempre? Era l’unico personaggio interessante del romanzo…
Credo che Polly in realta’ fosse un cane giocattolo. In quel preciso momento ha terminato la batteria.
Ce la vedo io questa cretina a portare il cane giocattolo a cagare al parco xD
Magari le bambole reborn le avevano finite, così lei si è dovuta comprare il cane giocattolo
D’altronde tutti quei vestitini alla caritas qualcuno dovrà pur indossarli xD
Il vero colpo di scena è scoprire che uno dei posti preferiti da Destino sia il museo. Mi chiedo anche come faccia Sara a conoscere questo particolare: forse anche lui, durante il primo e unico incontro, le ha parlato dell’importanza dei suoi sogni e forse quello che voleva tirare fuori era solo l’abbonamento annuale ai musei cittadini. E noi malpensanti a credere che voleva tirare fuori manici antichi
Non era un test di gravidanza, era un portaincenso.
Solo questo basta per darle il Nobel.
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah!!!
Mi sto letteralmente cappottando dal ridere, non ho mai letto nulla di più sconclusionato come in questa puntata!!!
“si era sbagliata, era un porta incenso” (in effetti sono pressochè identici)
“la giovane donna controlla il corridoio senza fiori. Polly si ferma” (ma che cazzo c’entra Polly???)
il dialogo al museo (che era chiuso, particolare non trascurabile, il che – sospetto – darà la scusa a Luigi di portare Giulia al parcheggio del supermercato) poi è da Oscar: “quale ballo?” “non voglio più vederti” “va bene, ma prima voglio un ultimo bacio”. In altre parole, a Destino non frega un cazzo di sapere di che sta parlando la stordita, purchè si trombi.
La scena finale poi è fantastica. Megabacio di 5 minuti mentre la mano femminile fotografa le mani di Destino sul culo di Giulia.
QUESTA PUNTATA FA TROPPO RIDERE, PER ME E’ LA MIGLIORE DI TUTTE!!!
:-)))))))))
Qua stiamo sfiorando le vette piu’ alte della letteratura! Dante, fatti da parte! D’ora in poi a scuola si studiera’ “Timidamente Amore” invece che quell’insulsata della “Divina Commedia”.
Colpo di genio numero 1: il (non) test di gravidanza. E’ chiaramente una citazione del grande comico Paolo Rossi (“Io ho visto Craxi chiedere scusa, poi mi sono avvicinato e ho visto meglio: non era Craxi”).
Colpo di genio numero 2: “al museo”. Qua si sottintende un richiamo al personaggio di Sherlock Holmes e al suo sapiente uso della ligica deduttiva. Infatti la sorella sinistra indossa un fermaglio antico e apre le porte con il manico antico. Capiamo come sia una appassionata di antichita’. E dove si possono trovare le antichita’? Chiaramente al museo!
Colpo di genio numero 3: il travestimento! Senza il fermaglio antico nei capelli, Gigi avrebbe capito che non si trattava di Sonia. Un po’ come Clark Kent che nessuno identifica come Superman perche’ porta gli occhiali!
Colpo di genio numero 4:
“Volevo dirti che non voglio venire con te al ballo.”
“Quale ballo?”
Qui si richiama alla forza del destino che … mmmmmfffff .. HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!
Scusate, non ce la faccio! Questa fa troppo ridere!
Intanto il buon Gigi ne ha fatta fuori un’altra.
Spero che usi protezioni perche’ data la sua attivita’ sessuale senza freni il rischio di prendersi una malattia venerea e’ altissimo.
Intanto si accettano puntate su chi sara’ la prossima a essere infiocinata dal mandrillone:
1) Giulia @ 1.5
2) Un’altra battona @ 3
3) Polly @ 5
4) La luna @ 10
5) Il comodino senza alcun nulla @ 30
E la dama del negozio? Non la scarterei così frettolosamente
Avviamo una campagna #salvatepolly
Oddio, per come sta costantemente infoiato Luigi potrebbe farsi pure il comodino…
Ho cominciato a ridere alla prima riga hahahahaha
questi capitoli sono troppo lunghi, non ce la faccio a leggere per più di mezz’ora sul computer e non voglio stampare tutto il polpettone. mi partirebbero almeno sei fogli A4, troppo, troppo… per fortuna c’è il film, almeno si può seguire la storia senza perdersi nei meandri della narrazione (sto cominciando a scrivere come ornella. domani vado dal medico. anzi, dallo psichiatra)
Certo che un porta incenso e’ uguale uguale a un test di gravidanza!
Sei Paola di Sant’Antonio Abate?
Siiiiii ahahahah,sei tuuuu!
Siiii ahahahah. Sei tu!
Sii sono io!!!! Nn ci posso credere!
E io che pensavo che il posto preferito di Luigi fosse il parcheggio…
Il museo direi che possa proprio essere il luogo preferito di Luigi, è palese dal suo comportamento come si tratti di un vero distinto gentiluomo… Come faccia Sara a saperlo, invece è un mistero, visto che hanno parlato 5 minuti e di tutt’altro (in realtà la conversazione verteva sul nulla assoluto, quello che alberga nella testa della piccola fioraia). Ah, già, dimenticavo che Sara è mentalista e telepatica.
Poi, che cara è l’amica che si sacrifica per un bacio di ben 5 minuti con smanazzamento!
Tutto questo mentre Sara tiene “di occhio” Sonia…non tanto bene, visto che, se tanto mi dà tanto, la mano femminile che fotografa Giulia mentre si fa spupazzare da Luigi, potrebbe essere di Sonia…o no?! O sarà della dama del negozio perfetto?
La mia teoria è che Sara sia la vera stalker, ecco perché sa del museo.
Mi hai ispirato una teoria sconcertante: il racconto parla di una donna ormai arrivata ai 40, sola e con gravi disturbi mentali, Sara vive una vita insoddisfacente e priva di stimoli in un paesino di periferia, dove la prima delle allucinazioni è il fatto di essere una fioraia (si dice all’inizio che è una fioraia, ma non la si è mai vista lavorare, ne occuparsi di fiori), qui immagina l’esistenza di un uomo per lei (Luigi) cercando di fargli incarnare delle caratteristiche che considera macistiche e che, di riflesso, migliorano la percezione che Sara ha di se (un uomo che fa cadere ai suoi piedi molte donne, vuol dire che è affascinante, quindi per ragionamento logico Sara stessa si sente affascinante in questo modo), anche Sonia, Giulia e Polly non sono reali, e posso dimostrarne l’evidenza: queste persone non hanno mai a che fare con nessuno al di fuori di Sara.
– Giulia: Non ha mai a che fare con nessuno al di fuori di Sara, Sonia o Luigi, quando entra nel negozio perfetto a parlare con la commessa non è lei che parla con la commessa ma è Sara che sta immaginando tutto, infatti Sara quando torna da Giulia non entra nel negozio e non domanda alla commessa dove sia andata… inconsciamente, il suo cervello SA che Giulia non poteva essere lì in quanto… non esiste.
– Luigi: Peggio di Giulia, lui non ha mai a che fare con nessuno che non siano Giulia, Sara e Sonia (anche il giro con la mignotta in questo aspetto serve a supervalutare quello che Sara percepisce come “macismo”, è la mente di Sara che immagina cosa potrebbe fare Luigi dopo essere stato scacciato).
Inoltre, la commessa del negozio quando Sara le chiede opinioni sull’abito non chiede di chi stia parlando Sara ma si comporta in modo condiscendente, come se sapesse chi è Luigi… o come se sapesse che non esiste nessun Luigi.
– Sonia: Sonia è il cardine che mostra che la mia teoria può essere corretta, Sonia infatti appare dal nulla di punto in bianco senza alcuna precedente introduzione e serve solo come manifestazione dei desideri sessuali di Sara, come fosse stata immaginata sul momento… probabilmente una reazione inconscia ad una paura di fare cilecca a letto, o vergogna per la propria sessualità.
– Polly: Lei è la regina delle allucinazioni: non viene mai vista da nessuno all’infuori di Sara, nemmeno dalle altre allucinazioni, Sonia, Luigi e Giulia ci hanno a che fare ma non si accorgono che c’è, la commessa del negozio e la cameriera del bar anche, viene notata solo da Sonia una volta, solo quando Sara aveva bisogno di un diversivo abbastanza ragionevole per convincersi di poter fregare “Sonia” e sgusciarle alle spalle. Polly in questo mondo di allucinazioni è la rappresentazione di Sara, la Sara vera (e forse infantile), consapevole che nulla di ciò che sta accadendo è reale ma incapace di svegliare se stessa da quella sorta di “sogno ad occhi aperti” (simboleggiato dal fatto che un cane non può parlare).
Ma non ho finito, c’è ancora un dettaglio che sostiene la mia tesi: la casa in cui gli eventi si svolgono… quella non è la casa di Giulia e Sonia… È LA CASA DI SARA. La prova di ciò si nota già agli inizi del racconto: si dice che Sara sarebbe passata da Giulia per bere qualcosa insieme, ma poi è risultato che Sara aveva i suoi abiti e le sue cose già lì e ad un certo punto quando Giulia entra in quella che precedentemente è stata chiamata “camera degli ospiti” ci si riferisce invece come “la camera di Sara”, la casa di Sara non s’è mai vista e di fatto Sara sembra vivere a casa della sua “amica del cuore” e della sua “gemella malvagia”, all’interno della casa ci sono cose o situazioni che riflettono la psiche in frantumi della donna… il comodino senza alcun nulla in camera di Giulia (come se in quella camera non ci vivesse nessuno, o simboleggiasse il vuoto che sente in sé), il corridoio senza fiori (come se una parte di lei si ricordasse di non essere davvero una fioraia) e la porta della camera di Sonia da aprire con una “chiave segreta” (in quanto conserva al suo interno quegli aspetti della psiche di Sara che lei trova inaccettabili, o comunque qualcosa di cui provare vergogna).
Chissà se alla fine Sara riuscirà ad accettare la sessualità di Sonia, l’infoi… err l’intraprendenza di Luigi, l’affetto di Giulia e la genuinità di Polly come parti di se stessa e a risvegliarsi da questo mondo illusorio…
…Peggio di Doki Doki Literature Club.
OMG credo che tu abbia appena fatto fare il salto di qualità a timidamente amore.
Mi hai assolutamente convinta
Ottima analisi, ma ti ricordo che stiamo parlando di un racconto scritto da una pancina…
Gia’ solo perche’ hai citato Doki Doki Literature Club meriti una standing ovation.
Limonano per cinque minuti? Un’amicona, proprio. Meno male che si sacrifica!
(Voglio il continuo raccontato da Polly!)
Sarà la mignotta con cui si era sollazzato dopo la fioraia amica dell’amica di sempre.
Non di nuovo daaaaaaai!!! Che senso ha non dare tempo alle cose di creare i casini! Ornella è già la seconda volta!
Poi sto cominciando a pensare che la vera stalker sia Sara: non solo architetta piani malvagi, ma sapeva subito che Luigi Destino si riferiva al museo.
Cinque minuti di fila? Deve aver visto una puntata di Superquark che ho perso, in cui spiegavano come fare.
Del resto è un fanatico di musei, di sicuro gli Angela sono i suoi idoli, avrà anche i poster in cameretta.
Comunque tutto il pezzo del divano in corridoio (vive all’Ikea?), di questa che sta sul divano ma intanto osserva l’altra che cammina per la città e del cane che era in braccio ma poi si ferma mi ha spiazzato.
Aronofsky levati!
Ennesimo capitolone, forse in top 3.
– ma come cazzo si fa a scambiare un test di gravidanza per il porta incenso XD
– sara conosce l’uomo dal giorno prima, non ne conosce manco il nome, ma sa già il suo luogo preferito. Non lo scontato parcheggio dove porta tutte, ma un museo. Un uomo di cultura come Luigi, ovvio che il museo sia il luogo romantico dove incontrarsi.
– il corridoio senza fiori è chiaramente un elemento chiave che ci sfugge, scopriamo anche avere il potere di bloccare i cani.
– discorso degno di Shakespeare.
” Non voglio venire con te al ballo”
” Quale ballo?” (Da leggersi cazzo stai a dì che hai fumato?)
“Non voglio vederti piu”
“Va bene….ma famose un altro limone”
E lei, amicissima di Sara, pensa di farsi la pomiciata facendosi pure palpare.
Destino Luigi è proprio irresistibile.
– chi sarà mai questo Fabrizio Corona che fotografa i nostri eroi? Magari il prossimo capitolo inizia con “guardando meglio non è un cellulare, ma un kebab”
È al livello di “io non sono tuo figlio, io… sono una marionetta ia ia o!”
Secondo me quello che scatta le foto è il fratello di Luigi…
…MARIO!
1. Come si fa a scambiare un test di gravidanza con un portaincenso..? Che cazzo intende, poi, con “portaincenso”??
2. Lui vuole vedere lei “in un posto che ama” e quando quella chiede all’amica, secondo lei, qual è..Sara risponde il museo. Perché il museo?? Quand’è che ci ha detto che lui “ama” il museo?? E secondo quali criteri quell’altra le dà ragione???
3. “La giovane donna è accomodata sul divano dell’ingresso e controlla il corridoio senza fiori. Polly si ferma”..ora..tutti abbiamo un divano nell’ingresso di casa..! -.- Uno apre la porta di casa e si butta sul divano, giustamente..! Il corridoio senza fiori….è importante dire che nel corridoio non ci sono fiori. -.- E poi Polly si ferma. DA DOVE ESCE POLLY?? DOVE CAVOLO STAVA?? DOVE SI FERMA?? QUAL È L’IMPORTANZA DELLA CAGNA CHE SI FERMA?? Io boh!
4. Davanti al museo accadono fatti sconnessi e senza senso. Non. si. capisce. una mazza.
5. Il bacio che dura BEN 5 MINUTI!!!! 😮 E che è??? Qualcuno mettesse in guardia lei, ché potrebbe rimanere incinta con un bacio così lungo!
6. Infine, uno sconosciuto che riprende tutto col cellulare. Presumibilmente è nascosto, il tipo, e lontano. Cacchio ha al posto del cellulare? Come farà a usarlo come prova?? Non si riconoscono i tipi da una distanza presumibilmente notevole..! Presumibilmente. Perché è anche possibile che quello sta dietro la colonna del museo a un metro da loro, ma loro non se ne accorgono perché si stanno baciando appassionatamente. ?
Povera Polly. Tutte ste dementi che le girano attorno e nessuna che si ricorda di girarle la chiavetta della carica a molla.
Veramente Luigi ha detto “vediamoci al posto di cui ti ho parlato tra un ora” (già, “ora” è una parola maschile). Come salta fuori, adesso, che è un posto che ama?
Poi non so voi, ma “disse Giulia prende il fermaglio” mi ha turbato più di leggere un articolo di Libero…
Io sono invece d’accordo con la pancina che commenta, Giulia si sacrifica per la sua amica, e voi subito a pensar male! Bisogna pensare come delle pancine.
Sono esattamente dello stesso parere della signora Giovanna: e questa mò chi cazzo è?
Eh, mi manca la finezza delle pancine…
ipotesi:
-Sonia, perché Sara è una stordita e non è nemmeno in grado di “tenere di occhio” la gemella sinistra
-La dama del negozio perfetto che vende abiti perfetti
– La signorina compiacente che aveva intrattenuto Luigi
– Uga, la gemella sinistra di Sara (eh, si, anche la tenera fioraia ne ha una!)
-Sempre Uga, che in realtà è un’altra personalità di Sara che è molto più furba, quindi aveva capito che il mandrillone avrebbe sfruttato l’occasione, ma anche molto, molto stronza
Molto difficili da comprendere, mettere in ordine le varie frasi, ma, in questi ultimi cap., è più dura del solito! Aiuto! Non riesco più a vedere i films, neppure quelli già visti, tutto bloccato, posso solo leggere il capitolo. Se qualcuno mi sapesse consigliare che fare, lo ringrazio!
“Sara guarda meglio il test di gravidanza ma si era sbagliata era un porta incenso”.
Un incipit straordinario, un espediente narrativo inedito e sorprendente che spariglia completamente le carte. Al confronto le “nozze rosse” di G.R.R. Martin sono una banalità. E sono quelle occasioni in cui, col senno di poi, ti dici: “Caspiterina, ci sarei dovuta arrivare! E’ del tutto *ovvio* che si trattasse di un porta incenso! Che scema a non averci pensato”.
ahahahhaahahhaahahahhaahhhahaahahahaahaahhaahhaahahah –“quale ballo?”
un bacio di 5 minuti….-… ORMAI NON MANGIO PIù, NON DORMO PIù! …ATTENDO LE PROSSIME PUNTANTE…
È palese che l’assenza di fiori nel corridoio deve essere un qualche bug della casa di Giulia&Sonia… lo si deduce dal fatto che Polly.exe ha smesso di funzionare.
XD
Edit: Una mano femminile con un cellulare fotografa dalla distanza? Sarà la sorella di Mano della famiglia Addams? D-:
Questo è il mio commento preferito di sempre: Polly.exe e la sorella di Mano bello stesso commento!
La mia cosa preferita sono i tempi verbali a caso, “dice Giulia” e dopo due secondi scrive: “disse lui”. Genius.
Giunti al diciannovesimo capitolo (sì l’ho scoperto ieri, chiedo venia, e mi sono letta tutto d’un colpo), e dopo aver letto la disamina del lettore che ha giustamente detto che secondo lui non esiste nessun al di fuori della fioraia-che-non-lavora-mai (ma poi non si dice fiorista)? Penso di aver trovato la chiave di lettura di questo romanzo: i protagonisti, tutti, si fanno di DMT. Tutti esistono, ma hanno allucinazioni continue, talvolta collettive. E si trovano in questo universo parallelo a cui solo la dimetiltriptamina può portare.
Già l’avevo pensato al primo capitolo, quando un tizio è apparso dal nulla e l’ha rapita dicendole che ora lo tirava fuori, ma lei non ha avuto nessuna paura. Poi di nuovo al capitolo tre, quando chiedevano alla porta chi fosse lei e quella rispondeva di essere Sonia. Per non parlare degli indizi trovati nei capitoli sucessivi quando ci sono stati diversi deliri onirici: il comodino vuoto, le porte misteriose, la sala delle parole, le luci che sgorgano dalle finestre, .. fino ad arrivare all’allucinazione collettiva per antonomasia: Sonia. Sonia che era Sonia (ve lo giuro, era proprio Sonia, non la porta come potrebbe sembrare leggendo il testo) e che compare e scompare quando vuole, che non può dialogare con la protagonista e, insomma, ha tutta l’aria di essere un bad trip.
Il capitolo otto in questo senso è un capolavoro: Sara non distingue la sua migliore amica dalla sua gemella, cioè, una cosa completamente surreale e lo sa chiunque abbia già conosciuto delle coppie di gemelli in vita sua (ma d’altra parte più in là lei scambierà uno sconosciuto per Destino, e lo sconosciuto la scambierà per la propria figlia). Da qui in poi è tutto un delirio, lo spazio/tempo è completamente inesistente, i posti si trasformano, le persone si teletrasportano… si capisce che la droga assunta ha fatto effetto e la mente sta raggiungendo l’apice del trip: c’è il sole che brilla come la luna, cadono petali di pesco dal cielo (come magici sogni), vassoi delle colazioni, Sara che dice cose con gli sguardi e l’amica che capisce e risponde pure a parole, la Signora delle scelte, i corpi crudi, i raggi della luna che filtrano, il passaggio segreto tra il bagno e l’anticamera dei momenti… ma la prova definitiva che abbiano assunto alluginogeni è qua: Ha scambiato un porta incenso per un test di gravidanza, e non serve aggiungere altro. “Timidamente amore, un sequel de il pasto nudo”
Destino comunque è il più fatto di tutti, non capisce un cazzo anche se alla fine è l’unico a cuccare. Costui chiama Sara dicendole che la vede e poi, consapevole di essere visto, chiama Giulia per un incontro segreto salvo poi trovarsi lì con Sonia, che in teoria odiava e a cui doveva far pagare l’affronto d’esser stato cacciato da casa di Giulia, ma che si è comunque fatto e palpato in mancanza di alternative valide. Di colpo diventa tipo fidanzato a Sonia, che odiava e che ha incontrato al posto di Giulia (o almeno così avevo capito) a cui ha telefonato dopo aver chiamato Sara. Alla fine Gigggino si fa tutte e tre con questa tattica strampalata che nella vita reale ti porterebbe solo alla castrazione.
Vi saluto, ricordate che nessuno sogna se i sogni sono veri ma se vengono dal cuore e nessuno li rifiuta ditemi la verità e sono la vostra amica Lyra.
c i n q u e m i n u t i ?
“Posto che ama”: veramente era il posto che si erano detti. L’inizio non è tanto sconvolgente ormai, del resto prima un padre aveva scambiato una delle protagoniste per la figlia accorgendosi dell’errore dopo averla abbracciata…