Il SECONDO DIPLOMA DI PETALOGIA

Che emozione quando si termina una percorso accademico così ricco di sapere e preziose nozioni. È giunto il momento per la cara Giulia, del romanzo Timidamente Amore, di aggiungere un nuovo diploma alla parete. Per chi desiderasse il prezioso feticcio consiglio di partire dalla lezione 1, proseguendo lungo tutto il percorso si potrà accedere al primo titolo, propedeutico. Ma ora bando alle chiacchiere!

Come per il diploma precedente, malgrado le raccomandazioni della docente Annarita, qualcuna tra le studentesse ha pubblicato la propria copia in un commento del gruppo. Ci sono volute quasi due settimane, ma alla fine ecco qui il nostro secondo pezzo di carta.

Lo trovate cliccando QUI

Per tutti voi petalologi professionisti, qualora vogliate finire nell’album di “Petalogia modulo 2” su Facebook. La procedura è semplice: inserire il vostro nome sul diploma, stamparlo e farvi una foto con esso. Inviarla poi a [email protected] autorizzandone esplicitamente la pubblicazione. Non inviate fotomontaggi di voi con la versione digitale incollata con photoshop, perché non ve la pubblico. Deve essere CARTACEO.

Vi comunico inoltre che la docente Annarita non ha però dimenticato le sue discepole, infatti, anche se non terrà (spero) altre lezioni di Petalogia, continuerà con i suoi consulti. Sarà carino pubblicare periodicamente quelli più carini. Questo è di un paio di giorni fa.

25 pensieri riguardo “Il SECONDO DIPLOMA DI PETALOGIA”

  1. La frase che ti sentirai rivolgere potrebbe essere “chi cazzo mi ha messo le calle sotto lo zerbino?”. In tal caso la puoi tranquillamente invitare.
    Ma la G. M. a cui tutti dobbiamo esprimere la massima solidarietà è quella G. M.? Proprio sì!

      1. Una dottoressa molto famosa, radiata dall’albo, perché curava i tumori a suon di male parole e altre pregevoli amenità. A lei si ispira la nostra Fiorella, figurati tu i livelli di cialtronaggine

      2. Quelle che io chiamo “dildomadonne”…

        (non è una bestemmia, è un’accurata descrizione della cosiddetta terapia propugnata dalla G.M.)

    1. Spero di no…anche perché mi consta che sia stata radiata e adesso “lavori” in Sguizzera

      1. Io temo che quelle iniziali, unite alla devozione della nostra petalologa nei confronti della dottoressa, non lascino adito a dubbio alcuno

  2. Una frase del tipo: non so chi cazzo mi abbia messo delle calle secche sullo zerbino!
    Questo consulto è puro delirio!

  3. 1-Mi piace la spontaneitá e disinteresse dell invito alla comunione del figlio.
    2- Quando ti dirá che nn sa chi cazzo le ha lasciato le calle sotto lo zerbino dille di scrivere a Annarita che risolverá ogni enigma,prima però che si accerti dell aspetto amministrativo, esatto?
    3- Non so se essere dispiaciuta o meno per la fine di questo interessantissimo modulo? Mi mancheranno i punti interrogativi a caso e/o senza alcuna risposta

  4. Notare che non ha piu’ pubblicizzato cene, vendite di case, automobili, tratte di schiavi o altra attivita’ parentale. Mi sa che si sta facendo meno scema….

  5. Questo il mio consulto: metti un paio di kg di feci dentro un sacchetto, lo appoggi sopra allo zerbino, gli dai fuoco, suoni il campanello e scappi.
    Se il giorno dopo la tipa ti dice una frase qualsiasi con la parola “merda”, allora la puoi invitare alla comunione.

    P.S. Mi piace l’uso dei punti interrogativi della nostra illuminata docente? Si’.

  6. Signore ti prego, fa che dica: “Non so chi ha lasciato della cazzo di merda sotto il mio zerbino!” Senza ovviamente usare la parola “calle”…
    Anche perché se non ha il diploma in petalogia manco sa che diamine siano le calle!

      1. Ma poi, proprio le calle?? E schiacciare un po’ sotto un libro, prima? Sono grandi e spesse: ci vuole un tomo miniato medievale per schiacciarle!!

  7. Ah, l’irreprensibile Dott.ssa Gab****** Me***! Colei che insegnerà agli angeli a mettere le medagliette della madonna nella vagina

  8. Ma se la vicina fosse sarda e dicesse “Qualcuno mi ha messo della poltiglia vegetale sotto lo zerbino, is callonisi!”, allora vale come accrescitivo di calle?

    1. Credo di avere capito, ma per averne certezza mi daresti la traduzione di “is callonisi”? Grazie 🙂

  9. In tutto ciò immagino la gioia dello staff del locale scelto per la comunione, che probabilmente s’è sentito dire “saremo giusto pochi intimi” e si vedrà arrivare una folla di un’ottantina di persone…

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