RIVERDALE La recensione distruttiva

Una parola per definire Riverdale: irreale.

Totalmente proprio. Non saprei neanche da dove iniziare, ma sarà un problema legato alla mia età. Non credo di essere pronto a questo tipo di contenuti “adolescenziali”, ma comunque non riesco a capire come gli adolescenti possano identificarsi e provare empatia verso i personaggi.

Ma dividiamo l’analisi in punti:

  • in città, ovviamente, è avvenuto un omicidio. Da Veronica Mars a Tredici, se non c’è un omicidio la storia non decolla. Quindi c’è questa ricerca del colpevole che tiene banco per tutta la prima stagione, dando, in ogni episodio, degli elementi che puntano il dito ogni volta verso una persona diversa. Mai omicidi semplici in queste serie americane, sempre robe in stile Assassinio sull’Orient Express. Riverdale: un altro paesino con il tasso di omicidi di Caracas.
  • C’è il protagonista, con il fisico del David di Michelangelo, che veste quasi sempre con cardigan, stile casual, ma al tempo stesso campione di football, musicista, cantautore, secchione, buono come un panzerotto pugliese, che nella prima stagione si limona solo mezza città. Immancabile la storiella con la professoressa sexy, dove l’avevamo già vista? In Dawson’s creek e in altre mille salse, giusto? Perfetto. 
  • La professoressa sexy è un personaggio marginale, ma comunque interessante per la demenza con cui viene liquidata. In un contesto dove un ragazzo è stato ucciso, si scopre che questa professoressa ci ha avuto una relazione, che ha una falsa identità, che possiede una pistola e cosa fanno i protagonisti? Le dicono di andarsene in un’altra città, così da non turbare il giovanotto del punto precedente. E Ilda Boccassini MUTA.
  • C’è Veronica che giunge a Riverdale con sua madre da New York, dove facevano la vita delle snob aristocratiche in stile Gossip Girl, ma la ruota gira e ora, a quanto pare, sono in rovina. Quindi la madre lavora in una tavola calda come cameriera, mentre la figlia va a scuola vestita Hermès, in un episodio mi è parso di vedere una borsa Birkin che, ricordialolo, Hermès vende a partire da 6000 euro. La cover del suo cellulare, invece, è trapuntata Chanel. Ma perché vendersi la borsa e campare tirando avanti cinque mesi, quando nostra madre può fare la sguattera? A scuola poi sempre e solo con i tacchi a spillo in vernice, tipo Catwoman, e giro di perle. Un classico al liceo. Ho di recente trovato dei reperti fotografici dei miei tempi… santi numi. 
  • Abbiamo poi la pseudo cattiva della storia, di cui manco ricordo il nome, che ha una pettinatura che Pina Fantozzi si fece fare per far colpo sul figlio del fornaio Cecco, interpretato magistralmente da Diego Abatantuono, e che chiamò “schiaffo”. Due mie amiche parrucchiere mi hanno comunicato che richiede almeno tre ore di tempo e che in genere se la fanno fare le spose un po’ cafoncelle. A che ora si sveglierà la mattina per andare a scuola questa? Alle 3:00? Vive poi in un palazzo reale che a paragone la casa di Giulia di Timidamente Amore è un monolocale, tutto poi in tema porpora, tutta la famiglia ha i capelli rossi, vestiti rossi, modo di parlare perfido e accessori goth tipo gli Addams. Cosa ho detto qui nella prima frase in alto? Irreale.
  • Abbiamo poi il padre del palestrato, interpretato addirittura da Luke Perry, il Dylan di Beverly Hills 90210, che è una sorta di padre modello che viene messo in ombra solo da quel pezzo di pane del figlio. Manca giusto la marmotta a confezionare la cioccolata.
  • Il tema dell’omosessualità, per come è trattato, è l’elemento più irreale. Uno dei ragazzi della comitiva è gay, fin qui nulla da dire, ma pare che a Riverdale non sia mai arrivata la Chiesa cattolica, né Trump, né i figli della merda vari. Tutti accettano con eccessiva bonarietà le tresche di questo ragazzo. E per tutti non sto a riferirmi ai compagni di scuola, lì forse era ancora plausibile, ma tutti i genitori, il padre, che addirittura è lo sceriffo burbero della cittadina e anche la banda locale di teppisti/spacciatori di droga. L’isola che non c’è. Mandateci Giorgia Meloni, giusto per vederla ansimare sul pavimento.
  • C’è la protagonista che è detentrice di una lunga serie di problematiche mentali e sbalzi d’umore, tanto che il dott. Jekyll le spiccia casa. La tipa, ovviamente, è innamorata del palestratone (figuriamoci), che è anche suo dirimpettaio, tant’è che se si affaccia alla finestra lo vede puntualmente a torso nudo in camera sua. Questa ragazza ha una madre che è ancora più pazza di lei e una sorella che per i primi 4/5 episodi viene solo menzionata, descritta come una malata rinchiusa in un manicomio, per poi rivelarsi essere una ragazza normale che doveva nascondere una gravidanza. E tutto questo nella più totale indifferenza del mondo circostante. Tua sorella scompare per tre mesi, i tuoi genitori fanno i vaghi, e per te è tutt’ok?

Detto ciò che vi posso dire? Guardatelo se non sapete proprio cos’altro guardare e se siete a corto di cose demenziali da commentare. Non fanno più robe adolescenziali come una volta? Non so fin quanto questo sia un problema. Preso da un effetto nostalgia mi sono guardato anche il primissimo episodio di Beverly Hills 90210 del ‘90… se lo avessero prodotto oggi gli sceneggiatori li avrebbero linciati. Ricordate come Kelly e Brenda diventarono amiche? Kelly, per non far sedere al banco con lei una ragazza grassa, disse di averlo occupato per Brenda, che manco conosceva (video qui).

Già me la vedevo una composta reazione social di Selvaggia Lucarelli lunga dodici cartelle.

Ma erano altri tempi.

13 pensieri riguardo “RIVERDALE La recensione distruttiva”

  1. A me piace e non ho nè 12 anni né sono una appassionata di serie TV adolescenziali. Semplicemente è fatta bene, i personaggi anche se già visti hanno comunque una nota interessante.

    1. Non ho visto questa serie, avevo di meglio da fare ma la terrò a mente perche’ certamente mi capiterà l’occasione di farlo e a questo punto lo farò: ora sono curiosa. In realtà le obiezioni di Distriggere mi sembrano sensate ma staremo a vedere… a volte anche qualcosa di terribilmente “leggero e superficiale” può essere utile per passare una serata senza troppi pensieri. Ricordo che a 30 anni, la prima serie di Saylor Moon mi ha tenuto compagnia per 3 lunghissimi e solitari mesi in cui ero ingessata dalla cima della testa alla vita!!?

  2. Ognuno ha i suoi gusti. A mio parere è una serie da Dio. Ma non puoi criticare e aspettarti che mezzo mondo ti dia ragione. È una serie amata dai ragazzi. Anzi soprattutto dai ragazzi. Alcune cose che hai menzionato, (tre) posso anche darti ragione, perchè le altre, almeno per me, non hanno senso. Io credo proprio che questa serie sia stata fatta per i ragazzi tu che ne pensi? E credo anche sia normale no!?, che tu, avendo visto Beverly Hills 90210 non riesca a comprendere e non riesce a piacerti Riverdale. Ma appunto per questo ti prego di evitare di criticare questa serie fantastica perchè credo che i fan che leggeranno questo articolo diranno più o meno le stesse cose e che ti sbagli.,perché a parer mio non hai capito appieno Riverdale. O se lo hai fatto voglio dirti una cosa. Se preferisci Beverly Hills a Riverdale evita di criticare Riverdale solo perchè non ti piace. Tieni per te le tue opinioni, come fa molta gente con serie o film che non piacciono.

    1. Bimba, io parlo di quel che cazzo mi pare sul mio blog, “tieni per te le tue opinioni”, come una fascistella qualunque, dillo a te stessa, non a me. Punto primo, punto secondo essendo tu “una fan”, non sei obiettiva, io sì. Terzo, non ho mai detto di preferire Beverly Hills, hai evidentemente problemi di comprensione del testo, anche quando è scritto in italiano. Se questa è una serie da Dio ti consiglio delle goccine, perché le serie da Dio sono altre, e stanno comunque su Netflix. “non puoi criticare e aspettarti che mezzo mondo ti dia ragione”, altra cosa che non ho mai scritto. Soffri di allucinazioni. E comunque non mi aspetto di certe che delle esaltate simili mi diano ragione. Già che ti prendi la briga di scrivere questo sproloquio sul sito di un estraneo, già questo, è indicativo del tuo problemino… che ti brucia qualcosina.

      1. Non so se sia rilevante o meno ma volevo dare il mio input: ho trovato Riverdale una serie caruccia, abbastanza coinvolgente da aver visto le prime due stagioni ma concordo assolutamente sul fatto che sia assolutamente irrealistica, piena di contraddizioni e anche banalotta. So che viene da un fumetto, che non ho idea se sia meglio o peggio (ma personaggi che si chiamano Jughead? really??). Il commento di Silvia è assurdo e sgrammaticato e non capisco il suo punto. Davvero cara Silvia se pensi che Riverdale sia una serie “Da Dio” ti consiglio di guardare “Black Mirror” o “Stranger Things”. Tra l’altro in questa high school sono tutti super fighi e fisicati e l’unica ragazza con qualche chilo in più è sfottuta ed emarginata.

    2. “evita di criticare Riverdale solo perché non ti piace” è fantastico. Così come “tieni per te le tue opinioni”.
      E che ci dovrebbe fare, il buon Distruggere, con il suo blog? Pubblicare foto di paperelle con scritto Buongiornissimo kaffee? 😀

  3. Si però così a ma viene una voglia matta di guardarlo 😀
    E pensare che non ho mai amato le serie adolescenziali nemmeno quando ero adolescente.
    PS Lo spezzone di Beverly Hills è fantastico. Troppo politically uncorrect!

  4. Io sto registrando in contemporanea su La5 e Mediaset Premium le 2 stagioni, non ho ancora iniziato per i mondiali. Ora che si avvicina agosto, vedrò se sarà un passatempo oppure se cancellerò tutto in un battibaleno.

    Credo che lo scoglio sarà avere il doppio degli anni dei personaggi e andare avanti con l’età effettivamente ti allontana anche dalle produzioni di questo genere. Se non ci fossero le serie DC e iZombie, penso che non vedrei nulla di ciò che la CW trasmette da qualche anno. La mia ultima serie “teen” che ho visto penso sia 90210 in quanto curioso di vedere questo proseguio di BH (e comunque quando iniziò avevo circa 25 anni, motlo più vicino al target di riferimento).

  5. Ho pensato molto prima di scrivere questo commento e spero di riuscire ad essere chiara e comprensibile.
    Non sono più un adolescente orami da qualche anno. La serie mi e piaciuta e sto continuando a seguirla, ciò nonostante mi trovo d’accordo con la maggior parte delle critiche che hai mosso, è vero, è abbastanza surreale su vari aspetti (ma come lo sono ormai quasi tutte le serie).
    L’unica cosa che proprio non mi va giù è il punto sul ragazzo gay; è vero che nel mondo reale sicuramente (purtroppo) non esiste una situazione come quella raccontata nel telefilm ma, trovo più giusto narrare questo e cercare di dare il buon esempio, piuttosto che mostrare odio e intolleranza. Non dico che bisogna far finta che questi ultimi non esistano e credere agli unicorni, ma penso che, se per una volta il tema viene trattato in modo diverso, non sia giusto crocifiggerlo perché non mostra la realtà, ma come ho già detto, usarlo come un buon esempio e provare a costruire quel mondo che purtroppo è ancora ben lontano da noi.
    Ok il titolo della rubrica è “Recensioni distruttive” ma quel punto a mio parere doveva proprio essere saltato.✌️

    1. Secondo me non è che il tema viene trattato in modo diverso, viene semplicemente ignorato. Poi penso si siano “rifatti” nella stagione 2

  6. Dato che ho lavorato sul set della prima stagione di Riverdale e so di cosa parlo, volevo condividere un paio di pensieri:
    Innanzitutto gli omoni di quasi 40 anni non sono il target della serie, quindi è normale che a te (cosí come a me) abbia fatto abbastanza cacare: é come se adesso mi mettessi a recensire Dora l’Esploratrice e dicessi che è infantile e irrealistica… beh grazie al cazzo!
    La caratterizzazione dei personaggi e le ambientazioni sono volutamente esagerate ed a tratti surreali, sia per una precisa scelta artistica (vedi le ambientazioni anni ’50 nonostante la serie sia ambientata nei giorni nostri), sia perchè la storia di base ed i personaggi sono presi dal fumetto Archie (famosissimo in Nord America, pressochè sconosciuto in Italia) e devono quindi mantenere un certo spessore cartoonesco.
    I “buoni sentimenti” infine hanno radici ancora una volta dal fumetto originale, anzi, i fans del fumetto hanno gradito poco le scene di violenza e sesso (su tutte Archie che si sbatte la prof, che nel fumetto ha tipo 90 anni!)
    Per fare un paragone con qualcosa di a noi familiare, immagina se facessero un live action di Candy Candy: buoni sentimenti a manetta, ma con Candy che va in camporella con Anthony.
    Ecco, questo è Riverdale.

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