Capitolo 6 del “romanzo” Il Segreto di Patrizia della Vate Ornella. Per seguire questa fantastica storia d’amore dall’inizio potete cliccare QUI. Nel capitolo precedente la nostra eroina stava per ricevere una risposta dal suo sacerdote, al telefono, alle quattro del mattino, come le sarà andata?
Vai al capitolo 7 cliccando QUI.
Ma “la fioraia che vendeva fiori in un angolo della piazza con il suo cane” è Sara di Timidamente Amore? Mi ci voleva un bel crossover
Sbaglio o c’è un crossover con Timidamente Amore? La fioraia col cane non è forse Sara?
La fioraia sarà mica Sara, la protagonista di “Timidamente amore”?
Parte il cross over?
Oddio… qua siamo ai confini della realtà… non tanto per lo scritto ma perchè la bravissima scrittrice Ornella e le pancine credono che abbia davvero un senso…
“Chi sei?” è notoriamente una risposta che puó colpire una persona. Di sfuggita, complimenti al prete per il suo misurato “non è il momento delle parole” invece che il “ma vaffa sono le 4 di mattina squilibrata”.
Vestita degnamente… si è cambiata dal costumino standard da lucciola?
Sappiamo che Polly è ancora viva e -ahimè- ancora legata alla sua padrona che vende fiori in piazza.
E sappiamo che il destino del pover’uomo senza orologio è ormai segnato…
non vale il commento della seconda pancina, egli ha già fatto la prima mossa, non dimentichiamoci che le ha addirittura chiesto l’ora!
Il messaggio nascosto era “[sequenza casuale di insulti], stavo dormendo così bene, non potevi aspettare un orario decente?”
“la fioraia che vendeva i fiori … con il suo cane”, finalmente vediamo Sara di Timidamente Amore al lavoro, in 30 capitoli + 1 non aveva manco provato a vendere una magherita! È importante specificare cosa vende, non si sa mai che magari una fiorista vende automobili, immobili o motoseghe.
Tralasciando l’indubbio
schvalore del testo, urge richiamare l’intervento di Sabrina per sanzionare Federica C., una facilina infiltrata che non si riconosce nei valori della famiglia.Aiuto. Non ho capito davvero nulla.
te lo fa capire e non passi per una di quelle li
Hey, abbiamo ritrovato Sara e Polly!!
Grande Don Luca! Cosa avrà voluto dire con non è il momento delle parole? Qualcosa tipo: ma ti sembra il momento di chiamare c@@@@? Almeno una persona sensata.
La sorella entra vestita degnamente, probabilmente non fa la battona oppure si è cambiata prima di entrare in casa; giustamente rifugge quella pazza della sorella.
Patrizia esce di casa, saluta il fornaio ( quasi sullo stile il favoloso mondo di Amelie) e lo avete notato anche voi? ?La fioraia Sara con la sua Polly! Le storie si intrecciano… chissà che il tipo non sia davvero Gigi. Che crossover ! I commenti sono peggio del “romanzo”. Patrizia è stata mal giudicata da una pancina… d’altronde una donna vestita di rosso, magari in tempo di quaresima! Prende iniziativa. Mi riconduce vagamente al film chocolat (senza offesa).
Amelie e Chocolat mi sembrano fin troppo per Ornella e le pancine, io direi Belle della Disney che saluta i compaesani e una qualunque facilina laureata al classico… scopriremo presto che Patrizia ha pure un borsa Livorno
Visto il tenore dei personaggi dei “libri” di Ornella, dove tutti pensano a come scoparsi tutti, non mi stupirei che Don Luca sia uno di quei fratacchioni mediovali dei pecorecci film anni ’70 con Edwige Fenech.
Tutto può succedere nei “libri” di Ornella
O padre Gabriello di Boris
Non ho sbatti di ripetere per l’ennesima volta che è il trionfo dei tempi verbali messi a caso e della punteggiatura un tanto al chilo, dico solo:
– Epic crossover con Sara! Vuoi vedere che l’uomo misterioso è ancora Luigi, quell’infoiato?
– Se mai mi dovesse capitare sotto tiro una delle ferventi sostenitrici della tesi che l’uomo deve sempre fare la prima mossa credo che qualcuno dovrà trattenermi dal commettere atti passibili di galera… è un ragionamento tanto stupido quanto sessista e degradante nei confronti delle stesse donne, mi sale il nervoso ogni volta che leggo cose del genere.
Ok, quindi…
1) Il paese di Patrizia si trova all’interno dei circoli polari, unici posti in cui durante determinati periodi dell’anno è possibile avere il Sole alle 4 del mattino.
2) Patrizia viene colpita dal fatto che il prete non l’abbia riconosciuta subito, segno che alla lista dei disturbi elencata da qualcuno in altri commenti possiamo tranquillamente aggiunge anche il disturbo narcisistico di personalità.
3) Non riesco proprio ad immaginare quale messaggio nascosto potrebbe esserci nelle parole di qualcuno che viene svegliato nel cuore della notte da una decerebrata… forse non ha apprezzato il giudizio di Patrizia?
4) Riscrivo il pezzo: “la porta si apre e dall’uscio appare Agata, CHE NON È VESTITA DA MIGNOTTA”, chissà come mai la Vate Ornella ci tiene così tanto a ribadirlo ad ogni occasione… qualcosa da nascondere? XD
5) Considerando come Agata è scappata al saluto di sua sorella, non posso che immaginarmi la scena tipo: “benciornata Agata…” [accarezza lentamente il pelo del gatto che riposa placidamente sulle sue gambe] “cossì la mia cara soredda me tiene nashcosti dei segreti, ieh? Ammì, con tutcho quello che facc petté…” [In sottofondo, il suono crepitante di un disco percorso dall’ago di un grammofono: https://www.youtube.com/watch?v=F9vA7L8H4nc%5D
6) Aspe… ASPE: Una fioraia con un cane? SARA E POLLY?????? Cioè, ma dai Ornella, una bravissima e straordinaria scrittrice come te non può continuare a riciclare personaggi in maniera così spudorata!
7) Non è tanto il fatto che va in giro ad urlare che troverà l’amore come una psicopatica a perplimermi, è il fatto che sia vestita con un abito rosso anche se non è scritto da nessuna parte che lo ha indossato dopo essersi svegliata… sarà mica quello del giorno prima e ci ha dormito dentro?? o__o
8) Scappa Mistero! RUN FOR YOUR LIFE!!!!
Come ho fatto a non pensarci? La fioraia è Sara! Mi ero concentrata solo sul fatto che Ornella sta un po’ in fissa con i fiori
Sara e Polly <3
“Timidamente amore” è stato scritto dopo: ricordi che “il segreto di Patrizia” era il romanzo preferito dalla sciroccata, anche se non l’aveva letto.
Comunque, notevole aver ribattezzato il perseguit…ahem, il coprotagonista “Mistero”, grande intuizione!
Accidenti..
Noto dai commenti che, il Segreto di Patrizia 6, ha generando sentimenti contrastanti verso la protagonista, “con kritike” da parte di una rappresentante delle più ortodosse.
E apprezzamento da una rappresentante delle più progressiste.
Assisteremo ad uno scontro fra fazioni pancine?
Ma magari!!
La storia ci insegna che Ornella rischia di passare la sua vita in esilio… Il solito bavaglio alle libere menti
Dunque: partiamo dai commenti: Mai pa prima mossa o si è una di quelle li. In questo caso però se facesse la prima mossa sembrerebbe una MDC o una stalker, perchè, ribadisco, se uno ti chiede l’ora nonè detto che ti voglia sposare.
Avanti: Questa comincia a telefonare al parroco alle cos’era le 4AM e questo quando sorge il sole le dice “Non è il momento delle parole?” In effetti no, sarebbe il momento che ti prendesse a roncolate tra spalla e collo fino al completo distaccamento della clavicola e avulsione del collo medesimo
Il rientro della sorella poi… WOW grande:
“ben tornata sorella” azz che trasporto
sempre meglio che “Oh” comunque
per il resto compatisco il tizio che ha avuto la malaugurata idea di chiederle l’ora che faceva meglio ad andare a San Fermin
La risposta del prete era “chi cazzo sei?”, ma la censura pancinesca impone un linguaggio adeguato al contesto. “Non è il momento delle parole” era anch’esso un modo gentile per dire “Non mi scassare la minchia alle 4 del mattino”. Agata, nonostante fosse andata a battere, era vestita degnamente, non sembrava esattamente una mignotta. Confesso che anche io saluto mio fratello con un “ciao fratello”, ma è un vecchio modo di prenderci per il culo. Non sapevo che la fioraia vendesse fiori, credevo gelati; anche se nel mondo di Ornella le fioraie, in verità, non fanno un tubo. Patrizia si conferma una mentecatta.
Ma i due commenti sotto? Federica definisce indipendente una donna che trascorre la sua giornata a passeggiare e a urlare fuori dal balcone o per strada, facendosi mantenere dalla sorella. Il commento di Silvia, invece, starà facendo rivoltare nella tomba la de Beauvoir. Oggesù…
Comunque a me questa opera prima non convince….non ha l’indiscutibile patros di “Timidamente Amore”
Fosse stato ancora vivo uno dei parroci storici di Arezzo e avesse telefonato a lui, dagli improperi e bestemmie avrebbe rifatto un nuovo concilio.
storica rimase la sua, tanto per capire il tipo affermazione a fine messa prepasquale:”Donne: le uova le benedico fino a venerdì sempre dopo le funzioni… non mi venite a rompere i cocomeri a pranzo o cena e sabato… perchè non li benedico tanto benedetto o no hanno lo stesso sapore!”
:))
A quella mentecatta di Ornella ne servirebbe uno che la trattasse esattamente così
Ad Arezzo c’è qualche prete che oltre che a male parole una come Ornella la prenderebbe a schiaffi
Lo farei anche io e non sono un prete
io sono ancora traumatizzato dal “buongiorno prete” di qualche capitolo fa!
Io sono sempre per uccidere ornella
Se avessi dovuto aspettare che gli uomini facessero la prima mossa probabilmente sarei ancora illibata. Ma a parte ciò, qui abbiamo una malata psichiatrica mantenuta dalla sorella prostituta, io vedo dei richiami al neorealismo….
scommetto che hai la borsa di Livorno….
e sono anche laureata al classico!!!!!
Don Luca ha utilizzato un fine eufemismo, non gli pareva carino mandarla a farsi fottere senza giri di parole.
Anche perché a farsi fottere ci va con ogni probabilità la sorella
Patrizia che corre per strada salutando il panettiere e la fioraia col cane (praticamente Sara e Polly di Timidamente Amore quando ancora si degnavano di vendere qualche fiore, prima della scoperta della Reggia di Versailles di Giulia e Sonia) sa tanto di Belle all’inizio de La bella e la bestia della Disney, con la differenza che in questo “libro” la protagonista fa uso di Crystal Meth che luccica all’alba, ha le allucinazioni, fa la stalker, chiama la gente alle 4 del mattino (ora in cui si trasforma in Felice, il trans del paese), ha la sorella prostituta che è costretta a mantenerla, vuole vivere (o forse già le vive nella sua testa) delle “avventure” un tantino diverse da quelle di Belle. Oltretutto questa urla sul balcone e correndo per strada…
<> urlò la bella.
<> disse la sorella.
Ti prego Ornella, non smettere di farci sognare!
Ahahahahahahahah! La trasformazione in Felice mi ha steso!!!
La fioraia col cane! Ecco la nostra dolce, ingenua Sara e la fida Polly!
Eccezionale l’autocontrollo di don Luca che, svegliato dalla sciroccata alle 4 del mattino non la copre di insulti ma la liquida con grande eleganza (padronanza?!?) .
Agata per entrate in casa spalanca la porta… Con un calcio tipo Calamity Jane? Non bastava aprirla normalmente? Per fortuna che è vestita degnamente.
Ornella ci abbaglia con la sua poesia e la sua fantasia irrefrenabile: solo da lei il sole sorge alle 4 del mattino (sono sicura perché io mi alzo moooolto presto) e da subito riesce ad inondare di luce il passaggio. Ma forse la spiegazione è che Sara e Patrizia vivono a poca distanza dal polo, solo che T.A. era ambientato nella notte polare (ecco perché sempre la luna), mentre ISDP è ambientato in estate ed ecco il sole a tutte le ore!
Comunque lo stile di Ornella già si riconosce in questa “opera prima”: tempi verbali a caxxo e parole scelte a caso da un vocabolario.
Un abbraccio affettuoso alla povera Francesca, stroncata dall’implacabile bigottismo pancino!
Errata corrige: la sventurata zittito perché ha espresso una posizione non confacente a quella di una brava mamma panchina è Federica, non Francesca; questo libro mi.ha già danneggiato il cervello !
Fortunatamente Agata si veste degnamente, a differenza di Patrizia, che sappiamo avere l’abitudine di andare in giro vestita di indumenti (rigorosamente rossi), come una di quelle lì, una di quelle indipendenti a cui stanno strette le necessità di famiglia…
Una storia vera.?
Non era né il momento né il luogo delle parole. Infatti sappiamo che per quello abbiamo la adeguata sala delle parole, generalmente inondata di luce lunare (in una notte eterna). Al di fuori è solo silenzio ai sentimenti.
Cazzarola, ho appena scoperto di essere “una di quelle lì” 🙁
Cara Bee, potremmo fare un sondaggio per scoprire l’acqua calda: la maggior parte delle scriventi qui (me compresa) sono “quelle lì”
Presente all’appello, ne faccio parte pur’io: quando vidi che il mio “Destino” non si dava una mossa tagliai la testa al toro e gli chiesi a bruciapelo “senti, ti disturba se ti muoio dietro?” (A mia discolpa posso dire che avevo solo 14 anni e lui 18, ed era il mio primo amore, mai avuto nemmeno la cottarella con cui si stava un paio di mesi e via… In compenso questo qui me lo son sposato e tra quindici giorni saran ventott’anni che stiamo insieme ?).
Wow! Io non sono mai stata così sveglia; ad ogni modo, a 14 anni, mi innamoravo di uno diverso a giorni alterni (proprio una di quelle lì). Chiudo alla maniera pancinesca: complimenti per la storia!
E auguri 🙂
Voi ragazze siete troppo avanti. A 14 anni il massimo delle mie esperienze sessuali erano i tornei di Subbuteo.
Ma va! Mica parlo di esperienze sessuali a 14 anni; ero sentimentalmente molto volubile, infatti stavo sola 😀
senza nemmeno chiedergli l’ora?
anche io 😉 ma mi sa che formiamo una discreta squadriglia….
Fatemi capire, voi andate in giro chiedendo l’ora al primo che passa? Scostumate!!!! :-)))
Realizzo ora che l’uomo misterioso è senz’altro Luigi Destino: chiede l’ora alla scema del villaggio perché il suo orologio è già nel cruscotto della macchina, in attesa di essere ritrovato da Sara, insieme con la rosa e le vechie foto.
A questo punto azzardo un’ipotesi: il segreto di Patrizia è che in realtà si chiama Amelia, di professione Dama delle Scelte. Oppure questo è il segreto di Agata. Oppure…
… oddio che pathros!
Ma sai che potresti aver fatto una scoperta importante? In questo caso “Il segreto di Patrizia” sarebbe il primo libro di una saga…oltre che di una sega mentale di Ornella
Se anche in questo “libro” si parla ancora di quel cavernicolo di Destino, abbandono definitivamente
E’ un prequel di “Timidamente Amore”.
In quest’opera Destino fa conoscenza con Agata (era Agata), un puttanone megagalattico che gli farà da nave-scuola e gli farà abbandonare definitivamente Federica la Mano Amica.
Non mi pare che gli altri personaggi fossero tutti dei premi Nobel 🙂
La fioraia con il cane è chiaramente Sara (era Sara).
Tutto torna.
1 * Sono le 4 del mattino e la città e’ ricolma di luce. O siamo vicino ai poli, o siamo in un altro pianeta.
2 * “Non e’ il momento delle parole”, un plauso al prete che invece di tirare giu’ una serie di bestemmie per ognuno dei santi del paradiso, fa onore alla sua professione mantenendo un invidiabile self-control.
3 * Agata entra vestita degnamente da prostituta? Cioe’ e’ entrata in casa con maglia di rete, minigonna di 5 cm, rossetto ciliegia tutto sbavato, frustino e cinturone con falli di gomma di tutte le misure?
4 * Secondo me Patrizia non ha capito quale e’ il secondo lavoro di sua sorella, per quello Agata va in camera … ha paura che dopo averla vista vestita cosi’, Patrizia possa cominciare a sospettare qualcosa sul suo secondo lavoro!
5 * Scopriamo che Sara in realta’ e’ una bengalese, di quelle che vanno in giro per piazze a vendere le rose nei ristoranti. Questo spiega anche perche’ nel precedente romanzo non sia mai andata in negozio! Il negozio non ce l’ha! In alternativa – ma la vedo meno probabile- visto che ha un cane, potrebbe trattarsi di una punkabbestia.
6 * Sara continua a urlare a squarciagola in giro. Spero che arrivino ben presto 2 inservienti a metterle la camicia di forza e a rinchiuderla per sempre in una stanza 2 per 2 con le pareti imbottite.
7 * Bellissima – infine – la diatriba tra l’area progressista e quella conservatrice dell’elettorato pancino!
fantastico! il punto 3 mi ha fatto venire in mente il dottor Frank-N-Furter
Ti stimo, ma non accostiamo la merda alla cioccolata per favore 😀
Mi sto chiedendo: ma in che razza di posto vive questa che il sole sorge alle quattro? Finlandia? il nostro caro Don Luca sicuramente si è lasciato andare al turpiloquio ma è stato censurato. Patrizia, inoltre, è (oramai è sicuro) una psichiatrica da TSO ; non parla ..urla e urla cose prive di rilevanza al fornaio e alla fioraia ( e qui ammiriamo un breve cammeo di Sara e Polly).Scappa sventurato che le chiedesti l’ora!!!!!!
Questo “libro” fa veramente schifo. Senza un filo logico, senza nè capo nè coda. Sospetto che Ornella abbia utilizzato un generatore automatico di frasi casuali.
Come nel caso di “Timidamente amore”
Secondo me “Il segreto di Patrizia” è una troiata molto ma molto peggiore di “Timidamente Amore”.
Io non riesco a capirci nulla, se non che Syd Barrett al confronto di Ornella si limitava ad assumere idrolitina.
Forse è proprio questo, psichedelia pura.
In “Timidamente Amore” (che poi a ripensarci, l’unica timida era Polly, le altre l’hanno immediatamente data via a uno, puttaniere oltretutto, conosciuto da cinque minuti) erano più interessanti le cazzate che si inventava ad ogni capitolo che la storia, se così si può definire, in sé.
Il filo logico era talmente banale e brutto che forse è meglio un racconto “non storia” pieno di allucinazioni.
Infine tanta solidarietà per te che cerchi un senso a questa cosa 🙂
E’ incredibile come per queste pancine è più scandaloso che una donna faccia la prima mossa, mostrandosi indipendente e sicura, piuttosto che una donna si butti addosso al primo che le chiede l’ora o che la ferma con la macchina per portarla in un parcheggio…