27 pensieri riguardo “I Segreti dei nostri mariti ep 14 – “La collega di lavoro””
E perché non una bella secchiata di acido così le bruciavano le ghiandole sudoripare risolvendo per sempre il problema? Certa gente andrebbe rinchiusa, peccato che abbiano chiuso i manicomi anni fa ed ora ci ritroviamo circondati da antivax e pancine, chi è causa del suo mal…
Immagino che in quel magazzino di mobili abbiano finito gli armadietti di cazzi propri.
Secondo me non è vero che la commentatrice non conosce “ragazzini”: se l’anonima G avesse detto “principini di 137 mesi”, avrebbe risposto diversamente.
Innanzitutto complimenti!
Qui servirebbe l’intervento di Fiorella!
Io consiglierei di regalarle una collana fatta di Arbre Magique.
L’anonima G. ritiene di avere dato dei consigli originalissimi e per nulla pesanti, perché “per una donna è più facile e con il dovuto tatto”: far trovare bagnoschiuma e spugna sulla scrivania, un biglietto anonimo con scritto “lavati” e una visita a sorpresa dove lei infilava la parola “odore” in ogni frase, così ad libitum. Che fantasia! Provo a immaginare: “Ciao, come stai odore? Oggi è proprio una odore giornata, così ho pensato di passare per fare un odore a mio marito. Ora però vado, che ho tanto odore da fare”.
E che esilarante il racconto del gavettone con acqua e sapone, sono devastata dal divertimento!
E c’è sempre una ancora più scema che risponde; ha trovato l’idea così geniale da sentirsi avvilita per il fatto di non conoscere ragazzini. Personacce beote
Che poi basterebbe far venire al magazzino Patrizia con il suo vestito rosso.
O far venire il magazzino direttamente, probabilmente hanno panchine a volontà
In effetti, anch’io ho pensato a come avesse potuto, una tal mente, inserire il termine “odore” nella conversazione avuta con la tipa. Tu Ilenia hai tentato, perlomeno, di simulare le frasi….Oddioooo!!
Ok, c’è il problema del mobbing sul posto di lavoro, con una persona che, per avere uno stipendio, è costretta a sottoporsi a battute continue e scherzi di cattivo gusto al limite della delinquenza, ma non è questo il problema.
Il problema è: ma davvero sta cazzo di mentecatta stronza e rompicoglioni chiama al telefono gli uffici per parlare con il marito in magazzino? Ma è già tanto che quelli dell’ufficio non abbiano ancora preso a manate il marito per rivalsa…
… o ad ascellate.
Lo so, è una battuta cattiva, scusate! :-)))
quindi il segreto di questo marito e’ essere un irrecuperabile troglodita.
Comunque anche i mariti di queste idiote sono delle cime..!
Un mio caro amico soleva ripetere spesso che “ogni simile ama il suo simile!”.
Io rimango sempre più sconcertata da questa gente, Mi permetto di dire che forse l’unico odore che davvero si percepisce è emanato da persone come il marito, i colleghi e lei. Ed è odore di merda fresca.
Tanto per cambiare si va nel penale…pancine in galera con corona!
Ed ecco enunciata un’importante verità: anche se puzzi non è detto che tu sia una merda, viceversa puoi essere una delle peggiori merde anche se non puzzi.
Molti nemici, molto odore.
molti mici, molto odore
molto in bici, molto odore.
Le mie cassette dei bisogni concordano…
grandissimo odore a te Ciro!!!!!!
Grazie, sono odorato!
“Signora pancina è stata lei ad ordinare a suo marito di pagare i bambini per fare alla sua collega un codice rosso?”
“Ma io avevo provato con i messaggi subliminali… E lei non dice niente vostro ODORE?”
“È STATA LEI AD ORDINARE IL CODICE ROSSO.?”
“CERTO CHE L’HO* (anche se l’ho nella testa pancina era : lò*) FATTO CHE CAZZO CREDI!”
Codice d’ odore… Gran bel film.
P. S. Amici siciliani se ne faceste un corto ve ne sarei eternamente grato
genioooooo
Invece la puzza di stronzo non va via nemmeno con le secchiate d’acqua saponata.
Personalmente la trovo una cosa agghiacciante. E’ mobbing, è bullismo.
Queste non sanno manco di essere al mondo, figurati se possono concepire che esistono patologie che rendono le persone inevitabilmente maleodoranti. Non credo che la signora non si lavi, quantomeno è altamente improbabile. Più probabilmente è vittima di una di queste rare malattie, che rendono la vita piuttosto difficile. Soprattutto se si è circondati da persone ignoranti e ciniche.
La signora in questione potrebbe rispondere lasciando libri e scatole di Acutil Fosforo sulle scrivanie dei colleghi, con cartelli del tipo “Studia, capra!” o “Impara a ragionare, coglione!”, ma temo non ne verrebbe colto il senso.
Hai notato anche tu che oggi pare naturale poter dire a qualcuno che puzza, che si veste male, che è grasso, ma guai a dirgli che non capisce un cazzo?
E perché non una bella secchiata di acido così le bruciavano le ghiandole sudoripare risolvendo per sempre il problema? Certa gente andrebbe rinchiusa, peccato che abbiano chiuso i manicomi anni fa ed ora ci ritroviamo circondati da antivax e pancine, chi è causa del suo mal…
Immagino che in quel magazzino di mobili abbiano finito gli armadietti di cazzi propri.
Secondo me non è vero che la commentatrice non conosce “ragazzini”: se l’anonima G avesse detto “principini di 137 mesi”, avrebbe risposto diversamente.
Innanzitutto complimenti!
Qui servirebbe l’intervento di Fiorella!
Io consiglierei di regalarle una collana fatta di Arbre Magique.
L’anonima G. ritiene di avere dato dei consigli originalissimi e per nulla pesanti, perché “per una donna è più facile e con il dovuto tatto”: far trovare bagnoschiuma e spugna sulla scrivania, un biglietto anonimo con scritto “lavati” e una visita a sorpresa dove lei infilava la parola “odore” in ogni frase, così ad libitum. Che fantasia! Provo a immaginare: “Ciao, come stai odore? Oggi è proprio una odore giornata, così ho pensato di passare per fare un odore a mio marito. Ora però vado, che ho tanto odore da fare”.
E che esilarante il racconto del gavettone con acqua e sapone, sono devastata dal divertimento!
E c’è sempre una ancora più scema che risponde; ha trovato l’idea così geniale da sentirsi avvilita per il fatto di non conoscere ragazzini. Personacce beote
Che poi basterebbe far venire al magazzino Patrizia con il suo vestito rosso.
O far venire il magazzino direttamente, probabilmente hanno panchine a volontà
In effetti, anch’io ho pensato a come avesse potuto, una tal mente, inserire il termine “odore” nella conversazione avuta con la tipa. Tu Ilenia hai tentato, perlomeno, di simulare le frasi….Oddioooo!!
Ok, c’è il problema del mobbing sul posto di lavoro, con una persona che, per avere uno stipendio, è costretta a sottoporsi a battute continue e scherzi di cattivo gusto al limite della delinquenza, ma non è questo il problema.
Il problema è: ma davvero sta cazzo di mentecatta stronza e rompicoglioni chiama al telefono gli uffici per parlare con il marito in magazzino? Ma è già tanto che quelli dell’ufficio non abbiano ancora preso a manate il marito per rivalsa…
… o ad ascellate.
Lo so, è una battuta cattiva, scusate! :-)))
quindi il segreto di questo marito e’ essere un irrecuperabile troglodita.
Comunque anche i mariti di queste idiote sono delle cime..!
Un mio caro amico soleva ripetere spesso che “ogni simile ama il suo simile!”.
Io rimango sempre più sconcertata da questa gente, Mi permetto di dire che forse l’unico odore che davvero si percepisce è emanato da persone come il marito, i colleghi e lei. Ed è odore di merda fresca.
Tanto per cambiare si va nel penale…pancine in galera con corona!
Ed ecco enunciata un’importante verità: anche se puzzi non è detto che tu sia una merda, viceversa puoi essere una delle peggiori merde anche se non puzzi.
Molti nemici, molto odore.
molti mici, molto odore
molto in bici, molto odore.
Le mie cassette dei bisogni concordano…
grandissimo odore a te Ciro!!!!!!
Grazie, sono odorato!
“Signora pancina è stata lei ad ordinare a suo marito di pagare i bambini per fare alla sua collega un codice rosso?”
“Ma io avevo provato con i messaggi subliminali… E lei non dice niente vostro ODORE?”
“È STATA LEI AD ORDINARE IL CODICE ROSSO.?”
“CERTO CHE L’HO* (anche se l’ho nella testa pancina era : lò*) FATTO CHE CAZZO CREDI!”
Codice d’ odore… Gran bel film.
P. S. Amici siciliani se ne faceste un corto ve ne sarei eternamente grato
genioooooo
Invece la puzza di stronzo non va via nemmeno con le secchiate d’acqua saponata.
Personalmente la trovo una cosa agghiacciante. E’ mobbing, è bullismo.
Queste non sanno manco di essere al mondo, figurati se possono concepire che esistono patologie che rendono le persone inevitabilmente maleodoranti. Non credo che la signora non si lavi, quantomeno è altamente improbabile. Più probabilmente è vittima di una di queste rare malattie, che rendono la vita piuttosto difficile. Soprattutto se si è circondati da persone ignoranti e ciniche.
La signora in questione potrebbe rispondere lasciando libri e scatole di Acutil Fosforo sulle scrivanie dei colleghi, con cartelli del tipo “Studia, capra!” o “Impara a ragionare, coglione!”, ma temo non ne verrebbe colto il senso.
Hai notato anche tu che oggi pare naturale poter dire a qualcuno che puzza, che si veste male, che è grasso, ma guai a dirgli che non capisce un cazzo?