Madre in ritardo a scuola, insulti e sputi alla maestra

Questo è uno di quei giorni in cui possiamo dire: “noi lo sapevamo già”. Due settimane fa pubblicai lo screen di quella mamma che si lamentava della maestra che l’aveva “rimproverata”, per il fatto di andare a prelevare la figlia da scuola oltre l’orario, per poter fare la spesa da sola e senza sopportare i capricci della piccina. 

Questo è il post:

QUI, invece, potete leggere la notizia dal sito dell’ANSA.

Una mamma del Varesotto (è successo precisamente a Saronno) si è comportata in identica maniera.
Ovviamente non sappiamo se sia la stessa mamma, lo escludo, l’Italia è grande. Anche perché nello screen si parla di una bambina, mentre l’articolo parla di un bambino, ma, a quanto pare, non solo la storia non era così assurda e inverosimile come poteva sembrare, questa, addirittura, si è conclusa anche nella maniera più incivile possibile. Di buono c’è che almeno questa signora sarà denunciata. Gli insulti e gli sputi alla maestra le costeranno caro.

6 pensieri riguardo “Madre in ritardo a scuola, insulti e sputi alla maestra”

  1. Il livellamento verso il basso di certi bifolchi procede inarrestabile. A me piacerebbe tantissimo dire due paroline alla signora della spesa e alla lavapiatti sotto (immagino intenda questo per “lavaggio di un ristorante”), che si lascia andare ad un commento pesante, insultando la categoria in generale. Per non parlare di quella che pretendeva il lavaggio dei vestiti sporchi di merda da parte delle insegnanti dell’asilo, che invece osavano restituirglieli sporchi all’interno di una busta. Quest’altra che si mette a sputare come un lama: chissà quante pancine avranno applaudito e la prenderanno a esempio! Io spero che la denuncia verrà fatta davvero e che la signora paghi una multa salata, perché solo questo linguaggio certe becere ignoranti possono capire, non credo ci sia modo di infilare buon senso e buona educazione in quelle zucche vuote

    1. No. La zucca è vuota e ovviamente non c’è alcun modo di inserirci dentro nulla. Il problema è che questi organismi monocellulari votano e ciò francamente, mi preoccupa ancor più del benessere della bimba costretta a crescere in quell’ambiente. Nella dislessia del messaggio si coglie che i ritardi si verificano “solo” 2 volta alla settimana.(sic). Ma la dirigente dov’è? in questi casi l’istituzione ha il dovere, e gli strumenti, per intervenire.
      Inaudito! al termine del lavoro le maestre vanno a bere il caffè, ma scherziamo? ci sono i vetri della cameretta della principessa da pulire!
      Calci nel culo 2 a 2 sino a quando non diventano dispari

  2. Se i fatti stanno davvero così, non mi sorprenderebbe se questo bambino crescesse con la tipica arroganza di quelli che si sentono in diritto di dover ottenere tutto per il solo fatto di esistere, senza aver fatto nulla per ottenerlo.

  3. Che brutta scena, davanti ai bambini.
    Tutta la rivalità che dimostrano così spesso verso altre figure importanti nella vita dei figli, quali gli insegnanti, le baby sitter, i nonni, i vicini di casa, secondo me è indice poco equivocabile del fatto che non hanno veramente a cuore il benessere dei figli, sono così egocentriche… Altrimenti cercherebbero di collaborare quanto possibile con tutti, o quantomeno di mantenere un’apparenza.
    Immagino lo stress, la vergogna o la confusione che avrà potuto provare il bambino nel tornare a scuola dopo questo fatto.

  4. Come altro possono andare le cose, in una società dove ti convincono che “tutto gira intorno a te”, che le regole sono solo per gli altri, che la civile convivenza e il rispetto sono un optional e non un dovere, che la cialtroneria vale tanto quanto la competenza? È uno schifo, ma a poco a poco sta passando per normale.

  5. Vorrei poter dire che la signora si è comportata come una vera bestia, ma poi mi ricordo che gli animali selvatici i propri cuccioli li educano.

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