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RIVERDALE La recensione distruttiva

Categorie: Cinema & TelevisioneRecensioni distruttive
By 13/07/2018No Comments

Una parola per definire Riverdale: irreale.

Totalmente proprio. Non saprei neanche da dove iniziare, ma sarà un problema legato alla mia età. Non credo di essere pronto a questo tipo di contenuti “adolescenziali”, ma comunque non riesco a capire come gli adolescenti possano identificarsi e provare empatia verso i personaggi.

Ma dividiamo l’analisi in punti:

  • in città, ovviamente, è avvenuto un omicidio. Da Veronica Mars a Tredici, se non c’è un omicidio la storia non decolla. Quindi c’è questa ricerca del colpevole che tiene banco per tutta la prima stagione, dando, in ogni episodio, degli elementi che puntano il dito ogni volta verso una persona diversa. Mai omicidi semplici in queste serie americane, sempre robe in stile Assassinio sull’Orient Express. Riverdale: un altro paesino con il tasso di omicidi di Caracas.
  • C’è il protagonista, con il fisico del David di Michelangelo, che veste quasi sempre con cardigan, stile casual, ma al tempo stesso campione di football, musicista, cantautore, secchione, buono come un panzerotto pugliese, che nella prima stagione si limona solo mezza città. Immancabile la storiella con la professoressa sexy, dove l’avevamo già vista? In Dawson’s creek e in altre mille salse, giusto? Perfetto. 
  • La professoressa sexy è un personaggio marginale, ma comunque interessante per la demenza con cui viene liquidata. In un contesto dove un ragazzo è stato ucciso, si scopre che questa professoressa ci ha avuto una relazione, che ha una falsa identità, che possiede una pistola e cosa fanno i protagonisti? Le dicono di andarsene in un’altra città, così da non turbare il giovanotto del punto precedente. E Ilda Boccassini MUTA.
  • C’è Veronica che giunge a Riverdale con sua madre da New York, dove facevano la vita delle snob aristocratiche in stile Gossip Girl, ma la ruota gira e ora, a quanto pare, sono in rovina. Quindi la madre lavora in una tavola calda come cameriera, mentre la figlia va a scuola vestita Hermès, in un episodio mi è parso di vedere una borsa Birkin che, ricordialolo, Hermès vende a partire da 6000 euro. La cover del suo cellulare, invece, è trapuntata Chanel. Ma perché vendersi la borsa e campare tirando avanti cinque mesi, quando nostra madre può fare la sguattera? A scuola poi sempre e solo con i tacchi a spillo in vernice, tipo Catwoman, e giro di perle. Un classico al liceo. Ho di recente trovato dei reperti fotografici dei miei tempi… santi numi. 
  • Abbiamo poi la pseudo cattiva della storia, di cui manco ricordo il nome, che ha una pettinatura che Pina Fantozzi si fece fare per far colpo sul figlio del fornaio Cecco, interpretato magistralmente da Diego Abatantuono, e che chiamò “schiaffo”. Due mie amiche parrucchiere mi hanno comunicato che richiede almeno tre ore di tempo e che in genere se la fanno fare le spose un po’ cafoncelle. A che ora si sveglierà la mattina per andare a scuola questa? Alle 3:00? Vive poi in un palazzo reale che a paragone la casa di Giulia di Timidamente Amore è un monolocale, tutto poi in tema porpora, tutta la famiglia ha i capelli rossi, vestiti rossi, modo di parlare perfido e accessori goth tipo gli Addams. Cosa ho detto qui nella prima frase in alto? Irreale.
  • Abbiamo poi il padre del palestrato, interpretato addirittura da Luke Perry, il Dylan di Beverly Hills 90210, che è una sorta di padre modello che viene messo in ombra solo da quel pezzo di pane del figlio. Manca giusto la marmotta a confezionare la cioccolata.
  • Il tema dell’omosessualità, per come è trattato, è l’elemento più irreale. Uno dei ragazzi della comitiva è gay, fin qui nulla da dire, ma pare che a Riverdale non sia mai arrivata la Chiesa cattolica, né Trump, né i figli della merda vari. Tutti accettano con eccessiva bonarietà le tresche di questo ragazzo. E per tutti non sto a riferirmi ai compagni di scuola, lì forse era ancora plausibile, ma tutti i genitori, il padre, che addirittura è lo sceriffo burbero della cittadina e anche la banda locale di teppisti/spacciatori di droga. L’isola che non c’è. Mandateci Giorgia Meloni, giusto per vederla ansimare sul pavimento.
  • C’è la protagonista che è detentrice di una lunga serie di problematiche mentali e sbalzi d’umore, tanto che il dott. Jekyll le spiccia casa. La tipa, ovviamente, è innamorata del palestratone (figuriamoci), che è anche suo dirimpettaio, tant’è che se si affaccia alla finestra lo vede puntualmente a torso nudo in camera sua. Questa ragazza ha una madre che è ancora più pazza di lei e una sorella che per i primi 4/5 episodi viene solo menzionata, descritta come una malata rinchiusa in un manicomio, per poi rivelarsi essere una ragazza normale che doveva nascondere una gravidanza. E tutto questo nella più totale indifferenza del mondo circostante. Tua sorella scompare per tre mesi, i tuoi genitori fanno i vaghi, e per te è tutt’ok?

Detto ciò che vi posso dire? Guardatelo se non sapete proprio cos’altro guardare e se siete a corto di cose demenziali da commentare. Non fanno più robe adolescenziali come una volta? Non so fin quanto questo sia un problema. Preso da un effetto nostalgia mi sono guardato anche il primissimo episodio di Beverly Hills 90210 del ‘90… se lo avessero prodotto oggi gli sceneggiatori li avrebbero linciati. Ricordate come Kelly e Brenda diventarono amiche? Kelly, per non far sedere al banco con lei una ragazza grassa, disse di averlo occupato per Brenda, che manco conosceva (video qui).

Già me la vedevo una composta reazione social di Selvaggia Lucarelli lunga dodici cartelle.

Ma erano altri tempi.