Skip to main content

Rubriche

Torna al Blog

LA FAMOSA E ORMAI INEVITABILE LEGGE “PRO-GENDER”

Categorie: BlogRiflessioni
By 21/06/2015No Comments

Io posso capire che alla storiella sull’ideologia gender possa crederci la vecchia di paese del coro parrocchiale, gli ignoranti in fatto di politica e attualità, quelli che sono realmente convinti che le magie e gli incantesimi elencati nella bibbia siano riconducibili a fatti realmente accaduti, i clienti Hogan, etc etc… ma quando a crederci sono persone come un dirigente scolastico di una scuola pubblica, ti scende davvero il latte alle ginocchia.


Questa signora, Anna Maria Altieri, ha diramato una lettera ai genitori degli studenti del suo istituto per “senso di responsabilità”, in merito ai pericoli di un emendamento “gender” presente nella nuova legge in discussione al Senato sulla scuola. Il sottosegretario del MIUR Faraone ha subito preso le distanze dalle parole di questa signora in un post pubblico.

Sul fatto comunque che la riforma della scuola sia orribile credo che concordino in molti, ma nel testo non c’è alcun “emendamento gender”. Il disegno di legge parla in quella frase di educazione alla parità dei sessi, prevenzione e violenza di genere e si oppone alle discriminazioni.

Ecco il testo:

«Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori».

L’eventualità che ai bambini venga magari insegnato a non discriminare un altro bambino effeminato (ma non necessariamente gay o futuro gay), è per loro inconcepibile. Quei bambini vanno discriminati e devono essere indotti al suicidio. Punto.

Tornando al concreto, ai bambini non sarà mai spiegata la masturbazione, né gli verrà messo il dubbio sulla loro sessualità, non saranno neanche fatte simulazioni o qualsiasi altra cagata che ultimamente si legge in giro sulle bacheche delle casalinghe crocifisse. Le stesse che prendono a martellate i tubi sotto al lavello, solo per avere una scusa valida per chiamare il mio amico idraulico che se le sbatte mentre i pargoletti sono a scuola (dio li benedica), e il marito sta a spaccare pietre. Sul mio WhatsApp ho una ricca galleria fotografica con svariate di queste signore attente al tubo (che l’amico in questione mi gira senza troppe cerimonie).

Inoltre, giusto così per fare un po’ di cultura, non esiste in generale nessuna ideologia gender. Esistono studi scientifici di genere che non sono stati fatti oggi o ieri, ma negli anni ’70 dalla cultura femminista. Questi studi inoltre non negano l’esistenza dei generi, ma analizzano l’identità sessuale.

Seconda cosa, “un milione a Roma per il Family Day”… ma dove? Nei sogni. Non hanno mai visto la folla a un concerto dei Metallica per dire questa cagata. Per tirare acqua al proprio mulino si tira in ballo il nemico per eccellenza delle palle: la matematica. Ecco la realtà oggettiva.

Questi soggetti vogliono imporre alla collettività una cosa solo perché non collima con le loro fantasie magiche e soprannaturali. Qual è la vera famiglia? Quella in cui lei resta incinta senza fare sesso e neanche dal marito, e partorisce un bambino che è figlio di suo padre e padre di se stesso. Era così semplice.

Il fatto poi che la collettività non sia tutta cattolica e che l’Italia sia uno Stato laico non conta nulla per loro. Quando però esce un articolo sull’ennesimo prete pedofilo sono delle tombe, neanche un sibilo, né un commento pubblico. Su Facebook iniziano a condividere i gattini e le ricette di cucina. Il tempo di far passare la notizia e tutto è come prima. Non si dissociano, sono complici insomma.

Invece di vedere (male) la pagliuzza in un disegno di legge, provate a vedere la trave che alcuni preti mettono in certi posti ai bambini. Poi mettete le due cose su una bilancia.