L’argomento di oggi si basa su un nuovo caso antropologico legato al mondo della maternità estrema. Questa volta la fonte non proviene da uno dei soliti gruppi (tipo quello della Sabry, per intenderci), ma da quello di mamme e genitori di una scuola media nel casertano. È sempre più in voga da parte dei genitori di tenere gruppi sui social, in particolare su WhatsApp, dove poter ricevere comunicazioni scolastiche, orari delle lezioni, novità didattiche e, perché no, anche per confrontarsi. Ma, a quanto pare, c’è anche dell’altro…
Quello che salta subito all’occhio è l’inusuale aggressività nelle risposte contro l’autrice del post, questo perché non si tratta del solito gruppo delle “mamme pancine”, infatti altrove, come minimo, le avrebbero fatto un monumento (in latte materno). Qui no. Non sappiamo quanti anni abbia il “piccolo”, ma per stare alle scuole medie due conti ce li possiamo fare. Mette i brividi anche la velata ipotesi che questo “piccino” venga magari ancora allattato al seno perché, se così non fosse, cosa intendeva dire la madre con “viene cresciuto in un contesto d’amore” e “è normale che cerca sua madre nelle ore in cui non la trova”?
Sono seguiti quindi altri commenti.
Sono seguiti poi alcuni interventi slow, fino alla precisazione della signora Marina:
Con un piccolo aggiornamento oggi… visto che tutta questa polemica su quel gruppo è nata quattro giorni fa…
Che sia questo il fantastico nuovo incipit di una nuova puntata della serie “I Temibili Avversari della Pagina“? Lo scopriremo!
Ah, domani pubblico il nuovo capitolo del segreto di Patrizia! Clicca qui per il capitolo 1
Vostro, D.
Ma siamo proprio sicuri che la sterilizzazione forzata sia una cosa così brutta? Perché io, leggendo queste cose, ne vedo i vantaggi per l’umanità
Mancava questo format. ❤
Comunque comincio a temere per la mia incolumità in un futuro ipotetico in cui dovessi diventare insegnante…
Qui di solito ridiamo, ma questa volta spero che il dirigente di quella scuola prenda immediati e seri provvedimenti, chiamando esperti che sentano tutte le ragazzine.
Questi genitori convinti che un dodicenne sia un dolce bambino innocuo possono fare danni incalcolabili!
Poi ci si meraviglia quando le madri difendono i figli stupratori, cosa che leggo spesso dalle cronache, il ragazzino minimo andrebbe sospeso e la madre mandata da uno psicologo.
I comportamenti del figlio sono chiaramente indicativi di una situazione disagiata, la cosa migliore – prima che degeneri – sarebbe quella di affidarlo immediatamente alle cure di un bravo psicologo / psichiatra.
Mi fa accapponare la pelle il figlio che viene cresciuto in un contesto d’amore e il contemporaneo riferimento al seno materno. Lo allatta ancora? O addirittura in quella casa succede qualcosa di peggio?
Dallo psicologo prima di tutto dovrebbe andarci la mamma, inutile ci vada lui da solo se poi questa signora continua ad educarlo male.
…un gioco era!…e niente mi sono depressa di brutto.Come si fa? siamo nel 2018…tuo figlio tocca le tette ad una o piu’ ragazzine e la tua risposta è questa?sono le stesse che a fronte di atti ben più gravi dicono “è stato provocato” ed io mi sento cadere le braccia perchè siamo in alto mare e non vedo la riva….
Son quelle a cui viene dal cuore liquidare certe vicende con un “beh, un po’ se l’è cercata, quella zoccola andava sempre in giro con le gonne corte”. Non ci si sforzano, è proprio la reazione istintiva.
Spesso mi chiedo perché cerchiamo disperatamente di insegnare il femminismo ai maschi, quando le prime che non hanno il minimo rispetto del genere femminile sono proprio le donne come queste.
Questa storia è terrificante…
Ci sono mille campanelli che suonano e questa donna che continua a non vederli! Spero che il problema venga affrontato in modo serio al di fuori dei social. La madre sta giustificando e fissando nel figlio dei comportamenti che possono portare a serie e drammatiche conseguenze quando sarà adulto!
È seriamente preoccupante…
Finge di difendere il pargolo ma in realta’ non gliene importa nulla se il suo modo di educarlo ne fara’ un disadattato.
In realta’ la madre sta difendendo sé stessa, perché sa benissimo che avra’ dei fastidi dalla scuola e dagli altri genitori. Perché queste persone sanno che tengono dei comportamenti inusuali e fondamentalmente sbagliati. Lo fanno per il proprio egoismo o per poca responsabilita’ ma non sono cosi’ lobomotizzati da non rendersene conto.
Semplicemente quando vengono sgamati cercano di aggredire per difendere l’indifendibile, sperando che gli altri rinuncino a creare intralcio alle loro abitudini deviate.
Di norma sono delle persone egoiste che non vedono i figli come delle persone ma come degli oggetti da plasmare a piacimento per compiacere sé stessi e le loro stramberie.
Vabbè, la cosa importante è che oggi pubblichi la seconda puntata de “Il segreto di Patrizia”, perché stavo entrando in crisi di astinenza psico/fisica da romanzi di Ornella (un po’ come il bimbetto per l’astinenza da seno)
Allucinante. Da denuncia immediata.
Io non so se avere più schifo di questa storia, o dei commenti su Facebook, e me li sono praticamente sparati tutti, e mi sono cascate le braccia.
Non avendo Facebook perdonerà il signor distruggere, commento qui.
I commenti a questa storia triste ( la trovo veramente triste, nonostante mi abbia fatto ridere),sono un florilegio di Donne/ragazze, che negli anni hanno subito comportamenti inaccettabili da ragazzini maleducati,cresciuti da genitori incapaci.
Peccato che sistematicamente,a leggere, invece di alzare la voce urlare ( che in una classe funziona benissimo), denunciare agli insegnanti/preside, parlare ai genitori,le commentatrici ci raccontano di come abbiano adottato allegramente la violenza, da calci nei coglioni, a matite impiantate nelle mani, con plausi e pacche sulle spalle solidali, perchè così si fa no? Escalation e si insegna lo stesso alle nuove generazioni…tu fai violenza a me in un modo, io te ne faccio in altro modo.
Tira calci nei coglioni cava gli occhi col compasso, pesta, accoltella con le forbici…trascina per i capelli .. e con gusto, quasi la si tocca, la soddisfazione in alcuni commenti.
E poi oggi, ci sono curiosamente, le ragazzine bulle che pestano chiunque gli passi davanti. Che da grandi diventeranno donne di MERDA, che useranno violenza, sui loro compagni, di cui si parla poco. in fondo… è la legge del cotrappasso per il genere maschile no?
Peggio mi son sentito a leggere il commento che sto ragazzino, che andrebbe semplicemente preso e portato da uno psicologo bravo, lui e famiglia, vista la situazione in cui vive, andrebbe secondo le alcune geniali commentatrici, messo al pubblico ludibrio, marchiato appunto come maniaco, per gli anni che gli mancano di medie perchè gli farebbe solo bene, ovviamente non sfiora l’idea che questo, lo porterebbe probabilmente veramente a diventare un mostro, sommiamo traumi su traumi,
ma pare piaccia così o sbaglio? annichilimento, vendetta…
Magari mettiamogli una bella fascetta sul braccio, la gogna in pubblica piazza? La lapidazione no? Castrazione chimica a 11-14 anni? credo che avrebbe avuto il plauso dalle virago nei commenti.
Ovviamente non è recuperabile il ragazzino, la sua educazione,e il suo destino è solo quello dello stupratore, null’ altro.
FATE SCHIFO, rileggetevi, provocate conati di vomito, vi ponete su un piano morale più alto, ma siete semplicemente l’altra faccia della stessa medaglia.
in questo caso fatta veramente di merda.
E creerete generazioni di ragazze per le quali sarà normale pestare invece che parlare, usare violenza magari a convenienza, e usare la scusa della “difesa”.
Complimenti, lo psichiatra serve pure a voi. Non solo alla disadattata madre di sto ragazzo.
Complimenti per l’attacco a casaccio, portato a chi non ha scritto alcun commento del genere sui social.
Complimenti per l’attacco illeggibile, scritto con una grammatica e una punteggiatura da far inorridire pure chi legge la vate Ornella.
Complimenti per l’attacco maleducato, farcito di parolacce che non hanno alcun valore né alcun senso.
E complimenti per l’attacco maschilista, che non può mai mancare! Perché sia mai che finalmente diamo voce alle donne sottomesse e umiliate da millenni senza che si ergano le barricate dei “eh ma però anche noi uomini veniamo sempre trattati male mica si può parlare solo dei vostri problemi e farci passare tutti per cattivi, buuu”.
Complimenti veramente.
Ci ho messo 20 minuti a rispondere a ‘sto tizio e poi cancella il commento. ‘Na rabbia 😀
Ma poi l’inutile non solo cancella il commento, ma dice pure di non avere Facebook e di essersi basato solo su questi commenti e qui di attacchi al ragazzino non ne leggo proprio.
Premetto che non ho facebook, quindi commento solo quello che vedo postato in questa pagina.
Non mi pare che nessuna dei commentatori abbia auspicato la gogna, o la castrazione chimica per il ragazzo; quello che viene ritenuto inaccettabile e’ la madre che lo difende a oltranza, dicendo che e’ normale che un figlio alle medie palpeggi il seno delle compagne di classe. E bene ha fatto la madre della ragazza ad andare a segnalare la cosa a scuola, perche’ si tratta di una situazione in cui a quel ragazzo bisogna fornire aiuto al piu’ presto.
Mi sembra assolutamente normale che una persona (uomo o donna che sia) sia legittimata a difendersi se viene aggredita senza motiva. E cio’ non ha assolutamente niente a che vedere con il fatto che si possa diventare dei bulli.
Da uomo posso solo concludere che il suo commento mi fa ribrezzo, e la invito a controllare il calendario. Si accorgera’ che l’eta’ della pietra e’ finita da un pezzo.
Mi stia bene.
Piccoli stupratori crescono… 🙁
Che meraviglia…. delle mamme normali!!!
Non c’è da sorpendersi degli stupri di gruppo compiuti da questi fanciulli se ci sono mamme così che li giustificano. Ma poi quale bambino, quale gioco: a quell’età hanno gli ormoni in subbuglio (normalissimo), tocca le compagnette perché è arrapato (normale ma grave) e questa signora non è in grado di spiegargli la differenza tra la jungla e il vivere civile (terribile). Ma lei chi sta chiamando nel link dell’ultimo commento?
credo abbia puntato il link a distruggere, e inteso che avrebbe chiamato le fdo.
Proviamo a centrare il punto. Qui l’oggetto della discussione non è l’innocenza o meno del ragazzo (e non bambino), ma il consenso delle portatrici delle tette in oggetto.
Quando si parla di sesso nella prima pubertà si fa spesso l’errore di usare categorie morali (le stesse sbagliatissime categorie che poi useremo per parlare di molestie su/da persone adulte), mentre dovremmo capire che il concetto base è sempre il consenso. Due bambini di otto anni possono anche limonare durissimo, se sono entrambi contenti di farlo, e noi adulti non dovremmo lanciare alti lai sulla deboscia dei giovani d’oggi.
Così come un ragazzo di 16 può avere un ritardo mentale e toccare le tette alle compagne senza rendersi troppo conto di ciò che fa, ma chi lo educa deve spiegargli con buona grazia che comunque il corpo dell’altro è sacro.
Mio figlio adora le tette, ricordandosi di essere stato allattato, ma non ha ancora 5 anni!! Va là che il dodicenne è furbo e pure un po’ porcello!!
Per “portatrici di tette” intendevo semplicemente le ragazze della classe 🙂
Vero vero. Ma facciamola ancora più semplice: non importa se il pupo della signora sia un bimbo innocente o un ragazzino assatanato, se la tua compagna ti dice “piantala” vuol dire “piantala”:-) è un concetto semplice che si può e si deve imparare anche a 12 anni, e la signora dovrebbe considerare questo.
E, ma qui siamo in un campo troppo raffinato per la signora, bisognerebbe imparare a intercettate anche reazioni di paura, insofferenza, sofferenza.
Pienamente d’accordo. 🙂
Sì, certo, perché i padri… Chi c***o li ha visti?
Eh, il problema grosso è che la mamma non se ne rende conto… Pensa di avere ancora un frugoletto da ciuccio e pannolino! A questo punto, la cosa migliore, vista l’incapacità di capire della signora, sarebbe che una delle giovani portatrici di tette importunata mollasse un bel calcio negli zebedei al giovane molestatore: tu tocchi le mie bocce, io mi occupo delle tue…
Concordo pienamente. Togli pure ‘anche’, il rispetto per le donne te lo insegna prima di tutto tua madre.